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LA NUOVA GIUNTA DEL VENETO

Ecco la giunta Stefani: oggi il "varo" a Venezia

Gerosa alla Sanità, Bitonci alle Attività produttive, Mantovan confermata a Lavoro e Istruzione. Oggi il varo a Venezia.

La Lega a pranzo per l’autonomia

Il presidente del Veneto Alberto Stefani

Una giunta che rispetta i patti sulla carta, ma ridisegna il baricentro del potere nei fatti. In Veneto, Alberto Stefani presenta oggi 13 dicembre la sua squadra: un’architettura politica che consegna alla Lega i dossier più sensibili, affida la Sanità a un tecnico di fama internazionale e “svuota” la vittoria numerica di Fratelli d’Italia. Alle 11.30, a Palazzo Grandi Stazioni, a Venezia.

La ripartizione formale degli assessorati è 5 a Fratelli d’Italia, 4 alla Lega e 1 a Forza Italia, con un esecutivo che sale da 8 a 10 componenti. Ma la leva politica decisiva resta in mano al presidente e al suo partito: la Sanità, portafoglio più ambito, va al cardiochirurgo Gino Gerosa; le Attività produttive e lo Sviluppo economico a Massimo Bitonci; la programmazione infrastrutturale viene “presidiata” da Elisa De Berti con la formula del “dieci più uno”, ruolo esterno e delega ad hoc.

Sanità a Gino Gerosa, definito il “Maradona” della cardiochirurgia, guiderà l’assessorato strategico. Laureato a Verona, formatosi a Londra con i pionieri del settore, allievo di Dino Casarotto, esperto di tecniche non invasive e autore di manuali, è il profilo tecnico che nessuno ha potuto contestare. Attività produttive e sviluppo economico a Massimo Bitonci lascia il governo nazionale (sottosegretario a Imprese e made in Italy) per rientrare in Veneto come assessore esterno. Per la sua successione a Roma circola il nome di Mara Bizzotto. Programmazione infrastrutturale a Elisa De Berti, già due mandati all’esecutivo e quindi tecnicamente non confermabile come assessore, diventa consigliera delegata ai sensi dell’articolo 51 dello Statuto: parteciperà (senza voto) alle sedute su strade, autostrade e holding, garantendo continuità su un dossier chiave.


I meloniani incassano cinque assessorati, ma senza la Sanità e con il Bilancio affidato a un fedelissimo del presidente. Queste le caselle: Bilancio a Filippo Giacinti, oltre 12 mila preferenze, considerato il “Fratello” più vicino a Stefani. Istruzione e cultura a Valeria Mantovan è l’unica conferma della precedente giunta. A 35 anni, polesana, diventa, paradossalmente, la “veterana” dell’esecutivo. Agricoltura a Dario Bond, bellunese, in coerenza con la provincia dove FdI ha superato (di un soffio) la Lega. Trasporti a Lucas Pavanetto, ex capogruppo, promosso in un dicastero operativo. Turismo, sport e cultura a Morena Martini (prima dei non eletti a Vicenza) entra con deleghe ad alto impatto territoriale. 

Padovani, come il presidente Stefani, sono anche l'assessore di Forza Italia Elisa Venturini (Ambiente e protezione civile), ex sindaca di Casalserugo e il sindaco di Albignasego di FdI Filippo Giacinti (Bilancio, personale, patrimonio e affari legali).
 
Il nuovo assessorato a Sociale e Abitare è affidato alla sindaca leghista di Ponte di Piave (Treviso) Paola Roma, a cui va anche la delega allo Sport. Il terzetto degli assessori leghisti (uno in meno degli accordi, per fare spazio a Gerosa) è completato dall'ex sindaco di Orgiano Marco Zecchinato (Infrastrutture).
 
Stefani ha nominato anche due consigliere delegate: l'ex vicepresidente e assessora Elisa De Berti alle Infrastrutture e Morena Martini alla Partecipazione giovanile.




Capigruppo: per la Lega è in pole Marco Zecchinato (rimasto fuori dalla giunta anche per ragioni di quote di genere), per la “lista Stefani” Riccardo Barbisan; per Fratelli d’Italia Claudio Borgia; per Forza Italia ancora Elisa Venturini. Ai vertici del Consiglio regionale, intesa su Luca Zaia “numero uno” e Francesco Rucco (FdI) vicepresidente, con promessa di staffetta in corso di mandato.

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