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CARABINIERI

Accoltellato al volto a Porto Viro, per una donna

Porto Viro, lite nel parcheggio del centro: 40enne accoltellato al volto. Aggressore in fuga

“In strada col coltello” lo intercetta la polizia

Un fendente al volto, la fuga nel buio e una città scossa. Venerdì sera, nel parcheggio del centro commerciale San Marco a Porto Viro, una lite fra due quarantenni è degenerata in violenza: uno dei due ha estratto un coltello e ha colpito il rivale in pieno viso, davanti a decine di giovani che affollavano i vicini locali GF Club e Sinè, dove era in corso un evento live.


Erano da poco passate le 23 quando la discussione è esplosa in scazzottata. Secondo i testimoni, uno dei contendenti, residente in zona, ha tirato fuori un coltello dalla giacca e ha atterrato l’avversario, colpendolo ripetutamente a testa e volto. Un ragazzo presente ha chiamato le forze dell’ordine e i soccorsi. L’aggressore, quarantenne portovirese come la vittima, è riuscito a dileguarsi brandendo l’arma.


Il ferito è stato stabilizzato dal Suem e trasportato d’urgenza all’ospedale di Rovigo, dove è stato ricoverato in chirurgia. Presentava una profonda lesione oculo-craniale; dopo il monitoraggio sono intervenuti l’oculista e il chirurgo maxillo-facciale. L’obiettivo, spiegano i sanitari, è stato evitare danni irreversibili all’occhio sinistro. Nella notte l’uomo ha ricevuto più trasfusioni. I medici hanno riscontrato una grave lesione dell’osso etmoide, cruciale per il passaggio del nervo olfattivo: una prognosi pesante sulla capacità di percepire odori. “Siamo abbastanza sicuri che non sentirà mai più odori in vita sua”, ha riferito un’infermiera che ha assistito il paziente. Una frase che restituisce la gravità del quadro clinico, su cui l’ospedale ha comunque mantenuto la massima attenzione.

Molti giovani, usciti attratti dalla confusione, hanno assistito alla scena. Tra i dettagli raccolti, la presenza di una ragazza dai capelli rossi che avrebbe provato a placare la rissa senza riuscirci, allontanandosi prima dell’arrivo delle pattuglie. Sul terreno è stato rinvenuto anche un cellulare: chi l’ha trovato ha tentato invano di identificarne il proprietario e nessuno lo ha reclamato. Alcuni presenti riferiscono che la madre del ferito è giunta nel parcheggio poco dopo, quando il figlio era già stato trasferito in ospedale.


Sul posto sono intervenuti due agenti di Polizia, che hanno raccolto le versioni dei testimoni, inclusi gestori e baristi dei locali. Le cause scatenanti non sono ancora state accertate. Nessuna pista è esclusa, ma la più accreditata, allo stato, rimanda a motivi di natura sentimentale. L’aggressore non è stato identificato con nome e cognome: in zona sarebbe conosciuto con un soprannome. Le attività di ricostruzione, proseguite fino alle 2.30, hanno beneficiato della collaborazione di diversi ragazzi. Gli inquirenti puntano ora a incrociare testimonianze e reperti per arrivare al responsabile, che resta in fuga.


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