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Qualita’ dell’aria

Via la nebbia, resta l’inquinamento

Divieto per auto a benzina euro 2 e a gasolio euro 5. E in casa e in ufficio massimo 18 gradi

Via la nebbia, resta l’inquinamento

Divieto per auto a benzina euro 2 e a gasolio euro 5. E in casa e in ufficio massimo 18 gradi

 Ieri la nebbia ha concesso una tregua dopo svariati giorni con intensità d’altri tempi. Ma a non dare tregua è l’inquinamento atmosferico, tanto che nonostante la bella giornata dovrebbe, secondo i modelli Arpav, essere arrivato l’ennesimo sforamento del livello medio giornaliero di 50 microgrammi di Pm10 per metrocubo di aria, fissato a tutela della salute umana. E così si stima anche per oggi e domani, così che resta in vigore il livello di allerta 1, il “semaforo arancione”, anche se sulla homepage del sito del Comune non c’è più il “semaforo” che aiutava a orientarsi nei limiti e divieti.

Venerdì, la centralina di largo Martiri ha registrato un valore di 62 microgrammi, quella di Borsea di 61, mentre quella di Badia 63. Solo Adria è sotto il limite, con 44 microgrammi. Il numero di sforamenti annui, al momento è ancora sotto il limite dei 35 da non superare nei 12 mesi, anche se, purtroppo, ci siamo vicini e Badia, venerdì a 34, potrebbe superarlo proprio fra oggi e domani. Rovigo centro, sempre a venerdì, era a 31, Borsea a 28 e Adria a 19. Si tratta, in ogni caso, di valori più bassi rispetto alle medie storiche.

Secondo le “Misure di limitazione della circolazione stradale per il contenimento dell’inquinamento atmosferico nel periodo dall’1 ottobre 2025 al 30 aprile 2026”, approvate con l’ordinanza firmata il 30 settembre dal sindaco Valeria Cittadin, l’allerta 1 fa infatti scattare il divieto di circolazione, dalle 8.30 alle 18.30, su tutta la rete stradale del territorio comunale, eccetto Statali, Regionali e A13, con tutte le deroghe previste, anche per le auto a benzina euro 2 e le auto a gasolio euro 5, oltre ai divieti già in vigore. Inoltre, con il livello di allerta 1, scatta il divieto di utilizzo anche di stufe e camini domestici alimentati a legna, cippato o pellet con classe di prestazione emissiva inferiore alle “4 stelle”, l’obbligo di tenere nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro una temperatura massima di 18° C, com una tolleranza di due gradi, e il divieto di spandimento di liquami zootecnici.

Il livello di allerta 1 è attivato con quattro o più giorni consecutivi di superamento del valore limite giornaliero del Pm10, mentre il livello di allerta 2, il “semaforo rosso”, scatta con 10 o più giorni consecutivi di superamento dello stesso limite. Il ritorno all’allerta zero, il “semaforo verde”, da un livello superiore sarà possibile con almeno due giorni consecutivi di rispetto del limite.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    14 Dicembre 2025 - 09:34

    LA TEMPERATURA DEGLI UFFICI DOVRA' NON SUPERARE I 18°...CHE VALGA ANCHE PER GLI UFICI DELLA PA?? IN GENERE FUNZIONA COSSI':SE TROPPO CALDO,SI APRONO LE FINESTRE...

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