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REGIONE

Prima campanella, si vota il presidente del consiglio

Consiglio regionale veneto promosso dall'Unione Europea

Suona la prima campanella: tutti in aula alle 15 in punto. E’ fissata per questo pomeriggio la seduta d’esordio della nuova legislatura regionale. All’ordine del giorno della prima riunione di consiglio, la convalida degli eletti e l’elezione dell’ufficio di presidenza dell’aula.

Alla seduta di oggi, è bene precisarlo, parteciperanno i 50 consiglieri eletti dopo lo scrutinio del 24 novembre scorso. In aula, insomma, ci saranno anche gli assessori in pectore, indicati sabato mattina dal presidente Alberto Stefani, tra cui anche la polesana Valeria Mantovan (FdI). Il decreto formale di nomina degli assessori, infatti, verrà firmato da Stefani soltanto questo pomeriggio, o al più tardi domani nel caso in cui serva un secondo scrutinio per eleggere il presidente del consiglio. Solo da quel momento, i nuovi assessori (otto su dieci sono anche consiglieri) dovranno lasciare il consiglio, e le porte di palazzo Ferro Fini si apriranno per i rispettivi primi dei non eletti: nel caso del Polesine, per Fabio Benetti.

La seconda seduta dell’aula, in cui il presidente Stefani dovrà presentare le proprie linee programmatiche e in cui saranno ufficializzate le surroghe con l’esordio di Benetti e compagni, sarà convocata per giovedì nel caso in cui l’elezione del presidente dell’aula vada a buon fine già oggi, o al più tardi venerdì se le operazioni di voto dovessero continuare anche domani.

A proposito: presidente in pectore è Luca Zaia, con Francesco Rucco (FdI) indicato come vice e pronto a subentrargli quando Zaia prenderà altre strade (Roma o Comune di Venezia che sia). Per eleggere l’ufficio di presidenza serviranno, oggi, 34 voti: esattamente tanti quanti ne ha la maggioranza, che dunque per centrare il risultato al primo colpo dovrebbe poter contare su tutti i propri effettivi senza nemmeno una defezione (ma qualcuno, si dice, potrebbe essere assente per influenza). Altrimenti, nuovo appello domattina quando basteranno 26 voti.

Il calendario istituzionale si completerà con la costituzione dei gruppi e la nomina dei rispettivi capigruppo entro la settimana, mentre prima di Natale dovrebbe tenersi un altro consiglio per comporre le commissioni consiliari: Stefani, infatti, vuole completare l’architettura istituzionale entro la fine dell’anno. Poi subito sotto con il bilancio di previsione.

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