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La nomina

Teatro Sociale, confermato Bottacin

Al timone per altri tre anni: “Grazie per la fiducia e l’apprezzamento, questa è una nuova sfida”

Teatro Sociale, confermato Bottacin

Edoardo Bottacin resta al timone del Teatro Sociale per i prossimi tre anni. L'ufficialità da parte della commissione che ha valutato gli oltre 40 curricula presentati dai potenziali candidati alla selezione indetta da palazzo Nodari è arrivata martedì mattina. Della decisione ha preso atto l'intera amministrazione, sia la parte tecnica, ovvero gli uffici che stanno predisponendo gli atti per dare corso alla nuova direzione artistica per i prossimi tre anni, sia la parte politica, con l'assessore alla cultura Erika De Luca, che ha confermato l'aggiudicazione arrivata nel segno della continuità con il triennio che volge al termine, che il sindaco Valeria Cittadin, la quale ha commentato: “La scelta è stata compiuta dalla commissione che ha così confermato un gradimento anche esterno al lavoro svolto da Bottacin”.

Il direttore artistico fresco di conferma, dal canto suo, esprime grande soddisfazione per il riconoscimento dato al suo lavoro: “Il mio è soprattutto un ringraziamento - ha affermato - perché è una conferma, sinonimo di apprezzamento, da un lato, del lavoro svolto. Dall'altro è un ringraziamento della commissione e delle persone avute a fianco, dall'amministrazione agli uffici alla dirigente. Questa è una nuova sfida, ovviamente, perché si tratta di consolidare i risultati raggiunti in questi tre anni e avere nuovi spunti creativi per i prossimi. Dunque un grazie per la fiducia e grazie alla commissione perché ha saputo valutare il mio profilo tra oltre 40 curriculum. E' una grande soddisfazione personale perché i punteggi venivano assegnati in base al curriculum. Il mio lo conosco e sono felice che gli sforzi di formazione su cui ho investito abbiano portato un valore aggiunto di cui ero consapevole”.

Bottacin guiderà la direzione artistica del Sociale fino al 31 dicembre 2028. Ma che cosa lascia e cosa porta con sé del triennio che volge al termine? “Ho con me delle serate che definirei memorabili e questo me lo porto dietro - ha replicato - Aver potuto portare nella nostra città artisti mondiali come Beatrice Rana, Augustin Hadelich, Ton Koopman, Fabio Sartori, Jessica Pratt, artisti che inaugurano stagioni come quella del Metropoliatan e La Scala, che hanno reso orgoglio alla nostra istituzione. La base di partenza è questa. Poi, come avviene ogni anno, valuteremo in base alle possibilità economiche del teatro che viene sovvenzionato da fondi ministeriali e comunali, ma indipendentemente da questo tengo sempre presente il faro della qualità, che siano quattro, otto o 12 opere, punto all'obiettivo di identificare Rovigo come terzo polo della lirica del Veneto. Aprirsi a nuovi linguaggi è quello su cui punto per il prossimo triennio consapevole dell'impegno che questo comporta”.

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