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Argini invasi dalla plastica e dai rifiuti

I volontari sfidano il gelo e bonificano

Argini invasi dalla plastica e dai rifiuti

Nonostante le chiare normative e le insistenti campagne di sensibilizzazione, l’abbandono di rifiuti lungo gli argini e le sponde dei fiumi continua a rappresentare un problema diffuso, pericoloso e inquinante. La plastica, gli inerti e altri materiali scartati in queste aree finiscono facilmente nei corsi d’acqua, contribuendo attivamente all'inquinamento idrico che, alla lunga, si riversa anche nel mare.

A Loreo, lungo l’argine di via Serenissima lato Ponente, la situazione ha raggiunto un punto critico. A seguito di numerose segnalazioni da parte dei cittadini, l’assessore all’ambiente, Stefania Erdmann, ha effettuato un sopralluogo, trovando una quantità sconfortante di rifiuti: plastica di ogni genere, vecchi arredi, detriti da restauro e persino sanitari. Molti di questi erano nascosti dalla vegetazione, rendendo inaccessibile l’intervento dei mezzi addetti alla rimozione. Fortunatamente, l'inciviltà di alcuni è stata bilanciata dallo spirito civico di altri.

I volontari di Legambiente, sezione di Loreo-Rosolina, non si sono tirati indietro. Nonostante la difficoltà e l'astrusità del luogo, e il clima gelido che ha reso l'operazione ancora più gravosa, si sono resi disponibili per la bonifica della zona. Con grande sacrificio, hanno rimosso i rifiuti abbandonati da ignoti incivili. Il sindaco Moreno Gasparini ha voluto esprimere pubblicamente la sua gratitudine: “Un plauso ai volontari di Legambiente, coordinati da Federico Ferro, che, oltre a promuovere campagne per denunciare l’inciviltà di chi sporca e a chiedere più prevenzione e responsabilità da parte di tutti, hanno partecipato alla pulizia dell’area e raccolti innumerevoli rifiuti.”

L’abbandono di rifiuti è severamente vietato dal Codice dell’ambiente, e tale divieto include esplicitamente rive e argini fluviali, considerate aree tutelate. Le conseguenze legali sono serie, spaziando da multe amministrative salate per i privati fino a responsabilità penali e arresto nei casi più gravi. L’assessore Stefania Erdmann ha infatti dichiarato: “È dovere di ogni cittadino segnalare alle autorità locali (comune, polizia locale, guardie ambientali) casi di abbandono di rifiuti, meglio se con foto e indicazioni precise del luogo. Questa volta, attraverso fototrappole e indirizzi trovati tra i rifiuti, la polizia locale ha individuato i colpevoli e provvederà a comminare le ammende previste dalla legge”.

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