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“Sicurezza: un valore condiviso”

Al via il progetto del controllo di vicinato: “Uno stumento che rafforza il senso di comunità”

“Sicurezza: un valore condiviso”

Controllo di vicinato: a Crespino parte un nuovo modello di sicurezza partecipata.

Grande partecipazione al teatro parrocchiale di Crespino, dove si è svolto un incontro informativo aperto alla cittadinanza sul recente accordo siglato dal Comune con la prefettura di Rovigo per l’attivazione del controllo di vicinato; un progetto fortemente voluto dall’amministrazione comunale e atteso da tempo, che dopo un lungo iter burocratico entra ora nella sua fase operativa.

Soddisfazione è stata espressa dal consigliere Filippo Chiarion, che ha seguito passo dopo passo il percorso in prefettura, per l’ampia risposta del pubblico: presenti numerosi cittadini, ma anche amministratori di comuni limitrofi come Porto Viro, Pontecchio Polesine e Villanova Marchesana, oltre ai rappresentanti della minoranza consiliare. Al tavolo dei relatori, oltre al sindaco Malaspina e al maresciallo dei carabinieri, presente anche Valentina Carletti - coordinatrice referente del progetto - e Patrizia Rava, referente del quartiere San Bortolo, primo esempio di controllo di vicinato attivo in provincia di Rovigo.

Il sindaco Malaspina ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, ringraziando Chiarion per l’impegno profuso: “Crediamo molto in questo strumento, che rafforza il senso di comunità e la collaborazione con le forze dell’ordine”.

Particolarmente coinvolgente la testimonianza di Patrizia Rava, che ha raccontato come l’esperienza di San Bortolo sia nata nel 2018 da un episodio apparentemente banale, poi rivelatosi preludio a una rapina ai danni di un’anziana del quartiere. Da lì la consapevolezza che conoscersi e collaborare può fare la differenza. Oggi il gruppo conta 120 famiglie organizzate in cinque sottogruppi. “Il controllo di vicinato - ha spiegato - non è fare ronde né sostituirsi alla polizia, ma uno strumento di prevenzione regolato, basato su solidarietà, attenzione e segnalazioni corrette”. L'antifurto migliore è il vicinato che può operare su 3 livelli: solidarietà, valutazione livelli di sicurezza delle abitazioni, coordinamento con le forze dell'ordine. L'alleanza include anziani e donne sole.

Il maresciallo ha confermato l’utilità del progetto: “Grazie alle segnalazioni dei cittadini siamo già riusciti a intercettare soggetti sospetti. Noi non possiamo essere sempre presenti ma voi potete fare la differenza ed essere i nostri occhi sul territorio”.

Attualmente a Crespino sono attivi tre gruppi. Valentina Carletti è stata nominata referente per il centro storico, mentre per le frazioni i referenti sono Matteo Pozzato e Renzo Lazzari per Selva, Francesco Raisa e Mauro Zangheratti per San Cassiano. Tutti hanno seguito un corso di formazione in Prefettura. Ora si attendono nuove adesioni per creare microgruppi. La serata si è conclusa con la presentazione del logo del progetto, realizzato dagli studenti della scuola “Vincenzo Carravieri”.

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