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“Zona rossa: 13 allontanamenti”

Il bilancio dell’anno di Tancredi: “Un periodo di criticità e difficoltà, specie a luglio. Ma lo Stato c’è”

“Zona rossa: 13 allontanamenti”

“Il 2026 sarà l’anno della continuità. In questo periodo abbiamo vissuto momenti difficili, criticità e difficoltà, specie a luglio. Nell’ambito dei provvedimenti “zona rossa”, 13 sono stati gli ordini di allontanamento, 8 a carico di stranieri”.

Ha esordito così, ieri sera nella riproposizione del bilancio 2025, il prefetto Franca Tancredi nell’ambito del tradizionale scambio di auguri con autorità, ospiti e forze dell’ordine, nel salone del grano della Camera di commercio di piazza Garibaldi. A dare il la all’atmosfera natalizia, il “Venezze groove brass” del conservatorio di Rovigo, con le sue toccate jazziste e il divertimento a ritmo di applausi dei tanti presenti nel parterre del salone. Subito dopo, oltre ai saluti di rito, l’affondo su un’annualità colma di questioni, a cominciare dal focus sicurezza.

“Siamo anche qui per riflettere su un anno che ci ha visto affrontare sfide complesse ma progetti strategici. A 14 mesi dall’insediamento, come prefetto sento forte il dovere di servizio della comunità. Come comunità abbiamo affrontato criticità con misure mirate e temporanee, le cosiddette “zone rosse” i due provvedimenti adottati nei mesi scorsi. In termini di numeri, 13 ordini di allontanamento, 8 dei quali nei confronti di persone straniere” ha aggiunto Tancredi, ringraziando tutti i corpi d’arma per la pronta risposta all’intensificazione dei controlli. Nell’ambito dell’immigrazione, sono circa 400 gli ospiti richiedenti procedure di tutela internazionale, dei quali 12 minori stranieri, afferenti ai cas (centri accoglienza straordinaria) della prefettura.

“Al 12 dicembre sono state registrate 206 persone in uscita, 85 per allontanamento volontario, 62 per aver raggiunto i parametri di reddito e 15 per trasferimenti” ha completato il perfetto, passando poi alla sfera sociale con i molti sindaci convenuti all’invito della serata. “Penso all’importanza della sicurezza integrata. Viviamo in un momento colmo di truffe, sia fisiche che in rete, perciò occorre continuare sulla strada dei comitati itineranti, appuntamenti che rafforzano la sicurezza rendendo la comunità protagonista, come per il controllo di vicinato. Solo 10 comuni vi hanno aderito. Da constatare è la mancanza della voglia dei cittadini di affacciarsi a queste realtà”. E dopo la vicinanza rinnovata ai famigliari delle tante vittime sul lavoro che il 2025 ha portato con sé, è seguita la cerimonia di consegna dell’Ordine al merito della Repubblica: al maresciallo capo d’arma dei carabinieri in servizio nel Tribunale di Rovigo, Riccardo Barbuiani, la nomina di cavaliere, a Angelo Capuzzo e Umberto Secchieri, il titolo di commendatore dell’ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, a Paolo Ferro quello di cavaliere dello stesso.

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