Centinaia di libri per i piccoli pazienti

Questa mattina l’Azienda Ulss 5 Polesana ha ricevuto una significativa donazione di circa 300 libri per bambini, destinati al reparto di Pediatria e alla Scuola in Pediatria dell’Ospedale di Rovigo.

I volumi sono stati raccolti nell’ambito della storica iniziativa solidale promossa da Giunti al Punto che da un paio di anni ha sede anche a Rovigo, in Corso del Popolo, con il coinvolgimento della cittadinanza. La donazione è stata resa possibile grazie alla grande generosità dei rodigini e al contributo di numerose attività ed esercizi commerciali del centro di Rovigo, che hanno aderito con convinzione al progetto.

La consegna dei libri è avvenuta alla presenza di Davide Moro, in rappresentanza di Giunti al Punto di Rovigo. A ricevere la donazione per l’Azienda sanitaria erano presenti il Direttore della UOC Pediatria, dr Simone Rugolotto, la caposala Tiziana Bellesia, il dr Paolo Puricelli della Direzione Medica e il Direttore Sanitario, dr.ssa Carla Destro.

Nel corso dell’incontro, il Direttore Sanitario Carla Destro ha espresso il ringraziamento dell’Azienda: “Un gesto di grande valore umano e simbolico: questi libri rappresentano un vero dono di Natale per i nostri piccoli pazienti. La lettura accompagna, consola e aiuta i bambini a vivere con maggiore serenità il tempo della cura”.

L’iniziativa rientra nel progetto nazionale che Giunti al Punto organizza con orgoglio per il 15° anno consecutivo, attraverso una raccolta di libri nelle proprie 265 librerie distribuite su tutto il territorio nazionale, a favore delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie e degli ospedali pediatrici. In 14 anni il progetto ha permesso di raccogliere e donare oltre 3 milioni di volumi, arricchendo biblioteche scolastiche e reparti pediatrici in tutta Italia.

“Sostenere la donazione di un libro significa costruire insieme un percorso di crescita, benessere e tutela del bambino – è lo scopo dell’iniziativa ricordato da Davide Moro - Anche grazie a iniziative come questa, la Pediatria dell’Ospedale di Rovigo potrà offrire ai piccoli pazienti momenti di svago, apprendimento e normalità, confermando l’importanza della collaborazione tra sanità, territorio e mondo della cultura”.