VOCE
rovigo
18.12.2025 - 18:40
“La nostra azione è in corso e non restiamo certo a guardare cosa si muove sopra le nostre teste, ribadendo che i contatti sono continui e il confronto aperto al fine di migliorare la situazione generale della nostra città, non certo per consentire ulteriori perdite che oggi sono solamente paventate”. Il sindaco Valeria Cittadin e il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Andrea Bimbatti, intervengono con toni decisi per spiegare che la prospettiva del trasferimento dell’Archivio di Stato a Padova, all’aeroporto Allegri, non è ancora una certezza. Fortunatamente. Ma l’ipotesi deve essere comunque ricacciata. E il fatto che se ne sia parlato, indica comunque che la riqualificazione dell’ex Caserma Silvestri è a sua volta “a rischio”, per voler essere ottimisti.
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“L’amministrazione comunale - spiegano Cittadin e Bimbatti - ritiene la presenza dell'Archivio di Stato elemento determinante per la solidità della storia della nostra comunità e non solo”. E, rimarcano, “siamo e saremo sempre in prima linea per difendere il nostro territorio, ma va altresì ribadito che dal nostro insediamento abbiamo avuto una serie di incontri costanti anche con l’Agenzia del Demanio, per tracciare la strada rispetto al patrimonio demaniale presente nel Comune di Rovigo, ivi compresa la caserma Silvestri per la quale non si è perso nulla, ma si sta lavorando per addivenire nel più breve tempo possibile ad un utilizzo pubblico della stessa in favore dei nostri cittadini, essendo il sito rilevante dal punto di vista storico ma anche urbanistico. Ci sono le idee, e si sta lavorando molto per recuperare il tempo perso, dato che oggi tra chi si straccia le vesti c’è chi ha fatto ben poco per portare avanti le iniziative pubbliche riguardanti l'ex Caserma e non solo, dato che il dialogo aperto riguarda anche il tema tribunale, non certo dimenticato”.
Il riferimento, nemmeno troppo velato è alla nota diramata dall’associazione Civica per Rovigo, costola della “lista Gaffeo”, che ha parlato di “assoluta mancanza di progettualità di questa amministrazione, che non ha mantenuto la dovuta attenzione ai rapporti con il Demanio distratta forse da attività ludico ricreative di bassa propaganda”. Un attacco diretto, al quale è seguita una chiosa social dell’ex sindaco Edoardo Gaffeo, in risposta ad un’accusa nei suoi confronti: “Il complesso è di proprietà del Demanio, con cui negli anni scorsi sono intercorsi lunghi e articolati rapporti per arrivare alla conclusione di una riqualificazione, il cui progetto era stato definito già nel 2022. Al punto che Demanio, alla richiesta del Ministero della Giustizia relativa alla disponibilità di aree in città per la costruzione di un nuovo Palazzo di Giustizia, ancora nel 2021 rispondeva negativamente sulla ex Caserma in quanto non alienabile a causa, appunto di tale progettualità. Se poi durante gli ultimi 2 anni è saltato tutto per aria, perché se la prende con me?”.
Da parte loro, il sindaco Cittadin e il vicesindaco Bimbatti, poi si dicono “determinati a scongiurare un'ipotesi che oggi non risulta da nessun documento ufficiale e che ovviamente troverebbe la netta contrarietà dell'amministrazione, ma riteniamo assolutamente necessario puntualizzare alcune questioni legate all'Archivio di Stato. Da tempo necessita di ulteriori spazi proprio per garantire anche la qualità del servizio, storico, culturale e di studio, considerando anche che si tratta di una locazione passiva che potrebbe essere azzerata. Non è necessario indossare nessuna casacca politica o di parte per sottolineare l'importanza in un territorio dell’Archivio di Stato, stiamo amministrando la nostra città a stretto contatto con tutte le istituzioni pubbliche per aggregare progettualità, iniziative e tutto ciò che possa portare valore aggiunto alla nostra comunità”.
Concludendo, Cittadin e Bimbatti notano: “Il poter fare squadra rispetto ai bisogni del territorio: sarebbe un passo in avanti dal punto di vista civico a vantaggio di tutta la comunità”.
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