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Riappare la lebbra

Cinque segnalazioni tra Romania e Croazia

Riappare la lebbra

Dopo oltre trent’anni di silenzio, la lebbra torna a essere segnalata in Europa orientale, con casi individuati in Romania e Croazia. Le autorità sanitarie parlano complessivamente di cinque episodi, legati a lavoratori stranieri, e rassicurano sull’assenza di pericoli per la popolazione generale, grazie alla bassa contagiosità della malattia e all’immediata applicazione dei protocolli di controllo.

In Romania, il ministero della Sanità ha confermato due casi di lebbra a Cluj-Napoca, i primi dal 1981. Le persone coinvolte sono massaggiatrici di origine asiatica impiegate nello stesso centro benessere. Altri due lavoratori della struttura sono stati sottoposti a valutazione clinica e microbiologica. Il salone è stato chiuso temporaneamente, sanificato e inserito in un’indagine epidemiologica. Secondo il ministro della Sanità Alexandru Rogobete, l’avvio della terapia farmacologica riduce progressivamente il rischio di trasmissione fino ad annullarlo, in linea con gli standard internazionali, considerando che la malattia richiede contatti prolungati per diffondersi.

Un singolo caso è stato confermato anche in Croazia, il primo dal 1993. L’Istituto croato di sanità pubblica ha riferito che il paziente, un lavoratore nepalese residente nel Paese da due anni con la famiglia, si è rivolto ai servizi sanitari di Spalato dopo la comparsa di sintomi compatibili. Il responsabile epidemiologico Bernard Kaic ha spiegato che l’individuazione è stata tempestiva, il paziente è in cura e i contatti stretti hanno ricevuto una profilassi post-esposizione, pur risultando negativi. Le autorità assicurano che la situazione è sotto controllo.

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