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Spaccio lungo le mura storiche: arresti

Blitz dei carabinieri

Spaccio lungo le mura storiche: arresti

Giro di vite sull’attività di spaccio nell’area della stazione ferroviaria e lungo le mura cittadine di Ferrara. Nella giornata di ieri i carabinieri del Comando provinciale di Ferrara, con il supporto dei militari del Comando provinciale di Bologna e dell’unità cinofila della Polizia Locale di Ferrara, hanno dato esecuzione a cinque misure cautelari nell’ambito dell’operazione “Muretto”.

I provvedimenti sono stati disposti dal giudice per le indagini preliminari Giovanni Solinas, su richiesta del pubblico ministero Stefano Longhi, al termine di un’indagine condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei carabinieri di Ferrara, avviata nel dicembre 2023 e conclusa nell’estate del 2024. L’inchiesta ha riguardato un’estesa attività di spaccio di sostanze stupefacenti concentrata tra la stazione ferroviaria, le mura di viale IV Novembre e le zone di via San Giacomo, corso Piave, via Cassoli, via Ortigara e piazzale Castellina.

Per quattro persone è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre per una quinta sono stati applicati gli arresti domiciliari. Tutti sono accusati di spaccio di sostanze stupefacenti. Complessivamente gli indagati nell’operazione sono otto, tutti di nazionalità nigeriana, di età compresa tra i 26 e i 40 anni. Una persona era già stata espulsa dal territorio nazionale, mentre per altre due, al termine degli interrogatori preventivi, non sono state applicate misure restrittive. I cinque destinatari dei provvedimenti eseguiti ieri si trovano ora detenuti tra gli istituti di Ferrara e Bologna, mentre uno è agli arresti domiciliari a Bologna.

L’attività investigativa è partita dalle numerose segnalazioni dei residenti e dai frequenti arresti in flagranza effettuati dalle pattuglie della Radiomobile e delle Stazioni dell’Arma. Le indagini si sono sviluppate attraverso appostamenti, pedinamenti e controlli sul territorio, oltre all’ascolto di testimoni, all’analisi dei tabulati telefonici e alla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza.

Gli accertamenti hanno consentito di raccogliere, secondo quanto evidenziato dal Gip, un “grave quadro indiziario” a carico degli indagati, ritenuti responsabili di cessioni sistematiche di cocaina, hashish, eroina e marijuana a clienti abituali. L’attività di spaccio sarebbe proseguita in modo continuativo per diversi anni, con episodi ricostruiti a partire dal 2017 fino al 2024. Nel corso delle indagini sono stati eseguiti oltre dodici arresti in flagranza e sequestrate centinaia di dosi di sostanze stupefacenti.

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