Stop definitivo al gas russo

Il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo allo stop delle importazioni di gas e gnl dalla Russia, segnando un passaggio decisivo nella strategia energetica dell’Unione. Il regolamento è stato approvato a Strasburgo con una larghissima maggioranza, confermando l’intesa raggiunta nelle scorse settimane tra le istituzioni comunitarie. Dopo il voto dell’Aula, il testo dovrà ora essere formalmente adottato dal Consiglio Ue prima della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

Il provvedimento introduce un divieto totale sulle forniture energetiche russe con una tempistica graduale. Lo stop scatterà alcune settimane dopo l’entrata in vigore del regolamento e diventerà pienamente operativo entro la fine del 2027. Per il gas naturale liquefatto, la chiusura definitiva è prevista a partire dalla fine del 2026, mentre per il gas trasportato via tubo il termine è fissato all’autunno dell’anno successivo, con differenziazioni legate alla durata dei contratti già in essere.

Sul fronte politico italiano, il voto ha evidenziato una spaccatura netta. A esprimersi contro il regolamento sono stati gli eurodeputati della Lega e del Movimento 5 stelle, entrambi collocati nei gruppi europei che hanno contestato la linea della Commissione. Diversa la posizione di Sinistra Italiana, che pur appartenendo alla stessa famiglia politica europea del M5s ha sostenuto il testo insieme alla maggioranza dell’Aula.

L’approvazione del regolamento apre inoltre la strada a un’ulteriore stretta sulle importazioni energetiche da Mosca. La Commissione europea è attesa all’inizio del 2026 con una proposta per eliminare anche le residue forniture di petrolio russo, ancora utilizzate da pochi Paesi membri. L’obiettivo dichiarato resta quello di azzerare ogni dipendenza energetica dalla Russia entro il 2027, prevedendo sanzioni per chi non rispetterà il divieto e una clausola di sospensione solo in caso di gravi rischi per la sicurezza dell’approvvigionamento.