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il progetto

"Ecopol, ecco cosa vogliono fare"

Proteste e polemiche alla presentazione

E’ stato presentato nelle ex scuole di Concadiram il progetto di trasformazione dell’impianto a desorbimento termico proposto da Ecopol in viale Amendola.

L’incontro è inserito all’interno della procedura di Valutazione di impatto ambientale, di competenza della Provincia, e arriva prima della scadenza per il deposito delle osservazioni. Attorno all’appuntamento, nei giorni scorsi, si era sollevato il clamore delle associazioni ambientaliste che hanno chiamato a raccolta attivisti, simpatizzanti e cittadini interessati. E ieri mattina erano tutti presenti, dal Wwf, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Rete dei comitati polesani, Fiab, Slow Food, il Tarassaco, e fino al Forum dei cittadini e alla Civica per Rovigo. Per il Comune, invece, era presente l’assessore all’ambiente Andrea Denti, mentre era assente la Provincia, che - come detto - ha la responsabilità del procedimento Via.

Nelle vesti di relatori, Giampaolo Lisi, Marco Stevanin, Filippo Tonion e Giulio Copparoni di Ecopol, che hanno spiegatole misure previste dall’intervento. Dai dati illustrati, come ha spiegato Lisi, “l’intervento si inserisce all’interno della politica regionale di riduzione dell’impatto associato allo smaltimento in discarica, spingendo piuttosto verso un’economia circolare, proponendo la modifica sostanziale Aia relativa all’impianto per lo stoccaggio di rifiuti pericolosi e non pericolosi con l’inserimento di attività di recupero rifiuti pericolosi e non pericolosi”. In concreto, il progetto prevede di riscaldare il materiale fino a 600 gradi per rimuovere contaminanti organici volatili e semi, così da creare sostanze da destinare all’uso agricolo ed edilizio.

In merito alla capacità di stoccaggio, all’agosto 2025 erano stati calcolati 85 tonnellate per i rifiuti inorganici liquidi, 84 per quelli acidi, 290 per quelli organici volatili, 115 per i metallurgici, 145 per quelli accumulatori, 85 per i contenenti amianto; e ancora, 115 per quelli di stoccaggio pallet usurati e da attività di sconfezionamento. Il totale, 980 tonnellate di cui 270 per rifiuti liquidi. La potenzialità massima di accorpamento di rifiuti pericolosi e non, su sei giorni settimanali e 52 settimane l’anno è di 20 tonnellate al giorno e 6.240 annui.

Da parte delle associazioni presenti si sono alzate proteste e cartelli “green”, con un botta e risposta a suon di urla e contestazioni.

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