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"L'Archivio di Stato non andrà a Padova"

Romeo e Crivellari, annuncio e appello: "Ma ora mobilitiamoci per trovare una nuova sede qui"

“Archivio di Stato, è battaglia”

“L’eventualità del trasferimento a Padova dell’Archivio di Stato di Rovigo è già stata superata, ma questo non toglie che sia necessaria una mobilitazione delle istituzioni cittadine per mantenere, anche per il futuro, nel nostro capoluogo questo presidio di cultura, storia ed identità”. Lo spiega la deputata rodigina del Pd Nadia Romeo, dopo una serie di approfondimenti svolti sulla questione. All’ordine del giorno, proprio i timori, emersi a Rovigo, per il trasferimento a Padova dell’Archivio di Stato.

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“Mi è stato assicurato – spiega Romeo – che questa ipotesi non è più attuale. L’Archivio di Stato, quindi, non andrà a Padova. La questione è differente: il contratto di affitto dell’immobile attuale, di proprietà privata, è in scadenza. Nello stesso tempo, l’Archivio di Rovigo ha necessità di individuare una sede più ampia. Le tempistiche non consentono di attendere il maturare del progetto legato al recupero dell’ex Caserma Silvestri, ancora decisamente lontano”.

“Di conseguenza – spiega Romeo – la priorità è ora trovare una nuova sede, a Rovigo - perché l’intenzione è di restare assolutamente a Rovigo - che possegga i requisiti necessari. Penso, quindi, che, alla luce dello ‘scampato pericolo’, la città debba attivarsi immediatamente per individuare una collocazione adatta. E’ evidente come un luogo di studio, memoria, ma anche formazione e identità come l’Archivio di Stato e la sua permanenza a Rovigo debbano essere una priorità di tutti”. “Il fatto che non ci sia, quindi – chiude Romeo – un allarme legato al rischio di spostamento a Padova non deve indurre e perdere tempo prezioso: attiviamoci per individuare una nuova sede”.

“Il lavoro svolto a Roma dall'onorevole Romeo – spiega da parte sua Diego Crivellari, capogruppo del Pd in consiglio comunale a Rovigo, che già era intervenuto sulla questione col collega Oscar Tosini -  contribuisce a fare chiarezza sulla questione e allontana lo spettro di un trasferimento della struttura”.

“Ciò tuttavia – prosegue - non toglie che il problema non sia del tutto risolto, soprattutto se guardiamo alla prospettiva: occorre che la città (giunta in primis) e il territorio nel suo complesso si attivino per garantire la disponibilità di spazi adeguati e riconoscano come deve essere la centralità di una istituzione come l'Archivio. Se la situazione della Caserma Silvestri rischia di trascinarci troppo in avanti, si cominci allora a considerare seriamente, per esempio, gli spazi del Maddalena. Come già ribadito, il livello locale non può rimanere inerte, ma deve provare a non farsi trovare impreparato e a programmare per tempo le scelte utili a salvaguardare la presenza dell'Archivio di stato”.

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