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Bollo auto, arrivano i controlli

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Bollo auto 2026: nuove regole per scadenze, pagamenti ed esenzioni

La Regione Veneto ha avviato venerdì scorso i controlli relativi al pagamento del bollo auto per l’anno d’imposta 2024. La procedura, come indicato nell’avviso regionale, prevede l’elaborazione automatizzata degli avvisi di accertamento sulla base delle violazioni rilevate dal sistema informatico, attraverso l’incrocio dei dati contenuti nelle banche dati regionali.

Il valore dell’imposta varia in funzione di diversi parametri, tra cui cilindrata, alimentazione e anno di immatricolazione del veicolo. A rendere complessa una stima media dell’importo contribuisce anche la presenza di esenzioni, come nel caso dei veicoli storici o delle auto intestate a persone con disabilità.

Per le casse regionali il bollo auto rappresenta una voce di entrata rilevante. In Veneto l’introito complessivo ammonta a 593.418.246 euro, poco meno di 600 milioni. In base ai dati del 2023, la regione è preceduta per gettito solo dalla Lombardia, con oltre un miliardo di euro, e dal Lazio, con poco più di 650 milioni. A livello nazionale il gettito teorico della tassa automobilistica si aggira intorno ai 6 miliardi di euro.

I dati tengono conto delle esenzioni previste dalla normativa, ma includono anche le somme recuperate attraverso l’attività di contrasto all’evasione. Proprio su questo fronte emerge una criticità: secondo le statistiche più recenti disponibili, riferite al 2022, in Veneto l’11 per cento dei soggetti tenuti al pagamento, sia per veicoli privati sia aziendali, non ha versato l’imposta dovuta.

Nonostante la regione rientri tra le più virtuose a livello nazionale per la riscossione del bollo auto, il tasso di evasione resta significativo. L’avvio dei controlli mira quindi a recuperare le somme non pagate. I primi avvisi di accertamento sono attesi nei primi mesi del 2026.

In caso di irregolarità, il contribuente è tenuto a corrispondere l’importo non versato, una sanzione pari al 30 per cento della tassa dovuta e interessi dell’1,375 per cento per ogni semestre maturato, come indicato nel portale della Regione Veneto dedicato al bollo auto. Nei casi più gravi, quando il mancato pagamento si protrae per tre anni consecutivi, è prevista la cancellazione del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico.

Dai dati disponibili risulta inoltre che l’evasione è più elevata tra i contribuenti tenuti a versare importi maggiori, in particolare tra i proprietari di veicoli con motorizzazioni considerate più inquinanti.

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