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Lavori sul ponte, per i bus sarà caos

“Nessuno ci ha detto nulla, ho chiesto spiegazioni alla Provincia”

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Il titolare dell’azienda di trasporti striglia: “Ho chiesto spiegazioni alla Provincia” “Temiamo rallentamenti”. Orari e percorsi a rischio: “Gli utenti vanno informati”

La chiusura del ponte di Bosaro ha preso alla sprovvista anche le aziende che si occupano del trasporto pubblico locale. A gestire la linea Rovigo-Ferrara, che solca l’intera Statale 16 e che è utilizzata quotidianamente soprattutto dai tantissimi studenti che da questo angolo di provincia raggiungono le scuole superiori di Rovigo, è la ditta Garbellini srl. Ma Enrico Garbellini, il titolare, spiega di aver saputo dell’ormai prossima chiusura del ponte a senso unico alternato “soltanto dalla Voce. L’ho appreso leggendo il giornale”, spiega.

Nessuna comunicazione ufficiale, “nessuna Conferenza dei servizi per valutare insieme problemi e soluzioni. Ma al momento nemmeno nessun avviso. Appena ho saputo - spiega - ho contattato immediatamente la Provincia chiedendo spiegazioni: dobbiamo organizzare il servizio, e farlo con i tempi consoni, anche per dare corrette informazioni all’utenza su eventuali cambi d’orario o di percorso”.

Il problema, in questo caso, è chiarissimo: con l’installazione, dal 12 gennaio prossimo e fino alla fine di luglio del 2027, di un semaforo che scandisce i tempi dei sensi unici alternati per attraversare il ponte “il rischio - dice Garbellini - è quello di trovarsi a fare i conti con enormi rallentamenti e lunghi tempi d’attesa. Sulla base dei quali dobbiamo tarare orari e percorsi”.

Quella che pone il titolare dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico su questa tratta è soprattutto una questione di metodo: “Da anni, purtroppo, siamo costretti a fare i conti con avvisi e deviazioni indicati sul posto, con i nostri autisti che sono costretti ad adattarsi. Ma non è possibile andare avanti così: le cose dovrebbero funzionare esattamente all’opposto, con un confronto preliminare con l’azienda e l’elaborazione di orari compatibili con l’esecuzione dei lavori e le esigenze del servizio”. Perché - Garbellini lo sottolinea molto bene - l’esigenza prioritaria è quella di dare risposte agli utenti, che dal 12 gennaio potrebbero trovarsi a dover fare i conti con orari e percorsi variati. “Ancora non sappiamo nulla, spero che ci dicano qualcosa in fretta”, conclude il titolare dell’azienda di trasporti.

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