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sulla statale 16

“Speriamo nel rispetto dei tempi”

Silvestrin: “Ci saranno aumenti di costi per trasportatori, costretti a larghi giri. E poi bus, corrieri, auto”

“Speriamo nel rispetto dei tempi”

Disagi, lunghe code e aumento dei costi. E’ quello che si prospetta per chi dovrà percorrere il tratto polesano della strada Statale 16 dal prossimo 12 gennaio. Quel giorno infatti scatteranno i lavori sul ponte di Bosaro sul Canalbianco e l’attivazione del senso unico alternato per senso di marcia. In pratica una strozzatura della carreggiata che rischierà di tagliare in due il Polesine. Con lunghe attese e code, soprattutto nelle ore di punta, per attraversare il ponte.

Disagi per i tanti automobilisti che percorrono la Ss16 e grandi disagi per gli autotrasportatori. Il passaggio sul ponte, infatti, avrà un limite di portata di 5,5 tonnellate. Per camion e tir con portata superiore l’unica alternativa sarà percorrere l’autostrada, anche a costo di un largo giro. E quindi più consumo di carburante e più spesa per l’autostrada. E come fanno notare gli esperti per i camion sarà comunque una spesa rimanere in coda per diversi minuti col motore acceso, “molti prenderanno lo stesso l’A13 anche dovendo percorrere più chilometri”.

“Nei giorni scorsi - spiega Giovanni Rossi, consigliere provinciale con delega alla viabilità, e sindaco di Badia Polesine - ci sono state diverse riunioni fra i tecnici di Anas e Provincia. Di soluzioni alternative ce ne sono poche, e di sicuro non per i grossi mezzi. Occorrerà quindi armarsi di pazienza e fare in modo che i tempi previsti siano rispettati. L’intervento è necessario, speriamo non vada oltre i 18 mesi”.

Nico Silvestrin, responsabile di Fit Cisl trasporti per il Polesine aggiunge che “ci saranno disagi per autotrasportatori, per i corrieri, per il trasporto pubblico, non solo per tutti gli automobilisti che percorrono la Statale. E tutti incrociano le dita affinché non avvenga quello che è successo per altri interventi, dove i tempi si sono allungati a dismisura, ad esempio i lavori sul ponte del Gurzone vicino a Stanghella”. Il problema sarà soprattutto nelle ore di punta, quando lunghe code potrebbero formarsi, nonostante l’annunciata installazione di semafori “intelligenti”, capaci di leggere le rispettive code e di dare “luce verde” quando queste superano un certo limite.

Il transito, inoltre, sarà completamente vietato ai mezzi di portata superiore alle 3,5 tonnellate. Sul posto saranno indicate le deviazioni: per chi proviene da Polesella, consigliata la svolta sull’Eridania-Sp33 per Guarda-Pontecchio-Borsea; attraverso Bosaro, su via Zanon (per poi raggiungere il ponte del Passo lungo la strada arginale del Canalbianco); o, dall’altra parte, su via Arginone verso Bresparola-Frassinelle-Villamarzana per raggiungere la A13. Percorso inverso, ovviamente, in direzione Ferrara. In corrispondenza del ponte, poi, chiuso completamente l’incrocio dal lato di Bosaro. Dunque, chiusura del primo tratto di via Roma, porta d’ingresso al paese, dalla Statale a via Lercaro; e chiusura dei primi 300 metri di via Torelli, strada che dalla Adriatica va verso Frassinelle costeggiando il Canalbianco.

Una situazione destinata a perdurare, appunto, fino alla fine del luglio 2027. Serviranno, infatti, 564 giorni per le operazioni di abbattimento e successiva ricostruzione del ponte. I lavori si svilupperanno in due fasi distinte: nella prima fase si procederà alla demolizione della corsia di marcia in direzione Ferrara e alla sua successiva ricostruzione, con il traffico concentrato sull’altra corsia a senso unico alternato; poi si continuerà con la demolizione e ricostruzione dell’altra corsia. Il ponte verrà completamente rifatto con una nuova struttura in acciaio e il rinforzo della campata sottostante, parzialmente già realizzato. L’intervento si è reso necessario poiché, attualmente, il ponte non è più idoneo al transito di mezzi superiori a 26 tonnellate e va quindi adeguato. Il ponte sul Canalbianco, costruito negli anni Sessanta, è infatti da diverso tempo interdetto al traffico dei mezzi di oltre 26 tonnellate. Alla fine di questi lavori tornerà completamente transitabile.

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