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Lendinara

“Vent’anni di servizio e ascolto”

Un seminario per ricordare il "compleanno" dell'hospice "Casa del Vento"

“Vent’anni di servizio e ascolto”

L'hospice “Casa del Vento Rosa” di Casa Albergo per Anziani di Lendinara ha festeggiato i suoi vent'anni, con una giornata intensa e il seminario “Note di dignità”.

Desideriamo ricordare - ha precisato la struttura - tutte le storie, le mani strette, il dolore e il coraggio di chi ha usufruito dei nostri servizi. Cicely Saunders, fondatrice delle cure palliative, ha introdotto nella medicina il concetto di dolore totale. Una persona ammalata non presenta solo un dolore del corpo, ma anche un dolore emotivo, sociale e spirituale. In questi anni abbiamo cercato di prendere a cuore le persone a livello integrale, proprio secondo le intenzioni della Saunders. Il nostro obiettivo è accompagnare le persone ammalate e le loro famiglie al fine di poter aggiungere vita ai giorni, mesi e anni che seguiranno.”

In hospice non si entra solo per il viaggio finale, ma anche per un periodo di sollievo. Auspichiamo che questa struttura possa essere, per i prossimi 20 anni, non solo un presidio di cura, ma anche un luogo di umanità.

A intervenire sono stati Maria Rita Lombrano, medico cardio-anestesista e responsabile del servizio Dignity Care all'Inrca di Ancona e Raffaele Schiavo, docente e musico-terapeuta, ideatore del progetto VoxEcology che integra musica, corpo e relazioni nell'ambito delle cure palliative.

Vent'anni di servizio, di dedizione, di ascolto, di cura e di presenza vera accanto alle persone più fragili, accanto alle famiglie che attraversano momenti difficili e delicati della vita - ha ricordato Tosca Sambinello, presidente del CdA di Casa Albergo per Anziani - Due decenni fa, con il progetto di realizzare un centro di cure palliative all'interno della nostra Casa Albergo, è nata una risposta concreta alla sofferenza e alla solitudine che spesso accompagnano la fase avanzata di una malattia. Da allora questa struttura è diventata molto più di un luogo fisico: è un rifugio di dignità, di ascolto e di rispetto per la vita in ogni suo momento. L'Hospice non è solo un servizio sanitario; è un progetto di cura che comprende gli aspetti medici, ma anche quelli psicologici, sociali e spirituali dell'essere umano.”

E ancora ha aggiunto: “Ogni operatore, ogni professionista, ogni volontario ha contribuito a costruire un ambiente nel quale ciascun ospite si sentisse rispettato nella sua unicità, accompagnato con competenza e sensibilità, e sostenuto nei momenti più complessi. Le cure palliative non sono un segno di resa: sono la massima espressione della cura stessa, perché mettono al centro la persona nella sua totalità, con i suoi bisogni, i suoi affetti, le sue storie”.

Ha poi concluso: “Nel celebrare oggi questo ventennale, desidero ringraziare tutti coloro che con professionalità, impegno e umanità hanno reso possibile il cammino dell'Hospice: i medici, gli infermieri, gli psicologi, gli operatori socio-sanitari, i volontari e tutti i collaboratori. Ma il mio ringraziamento va anche alle famiglie che hanno riposto fiducia in noi, condividendo parte del loro percorso con il nostro personale. Un ringraziamento speciale va a chi, con sensibilità e spirito di servizio, ha reso possibile l'integrazione di questo servizio nel tessuto sociale e sanitario del nostro territorio, facendo dell'Hospice un punto di riferimento irrinunciabile”.

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