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villanova marchesana

Blitz e sequestri nelle discariche abusive

Nei guai vari romeni che seguivano attività di sgombero di cantine, garage e altri locali

Blitz e sequestri nelle discariche abusive

"I carabinieri - spiega la nota stampa del comando provinciale - del Nucleo Forestale di Adria, con la collaborazione di quelli dei nuclei forestali di Rovigo e Porto Tolle, dei carabinieri delle stazioni di Ceregnano e Crespino nonché dei tecnici dell’Arpav, dando seguito ad un decreto di ispezione delegata dalla Procura della Repubblica di Rovigo, hanno svolto un’attività congiunta nel territorio comunale di Villanova Marchesana. Nell’occorso i militari procedevano al controllo di tre unità abitative, con relative pertinenze, eseguendo tre decreti di ispezione emessi dalla Procura nei confronti di quattro soggetti di origine romena, nei cui confronti erano in corso indagini, al fine di accertare in loco la presenza di rifiuti speciali pericolosi e rifiuti urbani non pericolosi nei citati immobili.

"Al termine dell’attività ispettiva sono state deferite in stato di libertà due ulteriori soggetti, un uomo e la moglie, entrambi 37enni di origine romena, contestandogli – in ipotesi accusatoria – di aver posto in essere una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione. Infatti, all’interno della prima proprietà ispezionata, i militari rinvenivano rifiuti speciali pericolosi e rifiuti urbani e non pericolosi nei locali di un magazzino adibito a laboratorio, ivi depositati in maniera incontrollata. In particolare gli operanti scoprivano filtri per l’olio motore ed olio esausto, un motore per automobile contente ancora dell’olio, una bombola di Gpl completa di valvola, componenti di caldaie e altri 40 metri cubi circa di rifiuti urbani accatastati alla rinfusa".

"L’attività - prosegue questa ricostruzione - veniva poi spostata presso il secondo immobile ispezionato, all’interno del quale, nell’area cortiliva, risultavano stoccati abusivamente numerosi rifiuti speciali pericolosi e non, ovvero: un motore per automobile contenente ancora dell’olio, varie bombole di Gpl, cavi elettrici, parti di motori elettrici e marmitte.           Infine, nell’ultimo immobile ispezionato i Carabinieri Forestali rinvenivano, nell’area cortiliva, una griglia di metallo con tracce di residui metallici fuso, utilizzata per smaltire - tramite combustione - telai di serramenti, generando in questo modo scorie inquinanti sul suolo. Inoltre, sempre nella predetta area, venivano scoperti, depositati in maniera incontrollata, vari pneumatici fuori uso, lastre di vetro, 3 barili d’acciaio contenenti scarti misti ed un altro cumulo di residui metallici fusi".

"I militari dell’Arma Forestale quindi, al termine delle delegate dalla Procura della Repubblica nei confronti dei 4 soggetti già sottoposti ad indagine, deferivano in stato di libertà i due 38enni. Gli stessi infatti risultavano esser titolari e collaboratori di ditte individuali dedite allo sgombero di cantine, solai e garage e, avendo stoccati presso le pertinenze delle proprie abitazioni rifiuti speciali pericolosi e rifiuti urbani non pericolosi, ponevano in essere una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di detti rifiuti, in mancanza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione".

"La Procura inoltre, chiedeva ed otteneva dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rovigo, l’emissione di un decreto di sequestro preventivo di un automezzo utilizzato dagli indagati per il trasporto dei rifiuti, senza la prescritta autorizzazione, prontamente eseguito dai Carabinieri Forestali".

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