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25.12.2025 - 13:00
Dall' inizio dell’anno, l'Enpa ha registrato quasi 20.000 richieste di cessione di animali, un fenomeno che sta assumendo dimensioni preoccupanti. Questi numeri, ancora in fase di analisi, rivelano un cambiamento nelle modalità di abbandono: non più solo durante l'estate o per strada, ma sempre più spesso tramite richieste formali di consegna alle associazioni. Le cessioni rappresentano una nuova forma di abbandono, apparentemente socialmente più accettata, ma con gli stessi effetti dannosi sugli animali.
Negli ultimi giorni di novembre e nei primi di dicembre, i rifugi dell'Enpa hanno registrato un aumento significativo degli ingressi dovuti a cessioni volontarie, passando da una media di tre al mese dello scorso anno a tre al giorno nel 2025. Questo incremento dimostra che l’abbandono non ha più una stagionalità definita, ma è ormai un problema costante durante tutto l’anno.
Carla Rocchi, presidente dell'Enpa, commenta: «Cambiano le modalità, ma non la sostanza. Un animale ceduto vive lo stesso trauma di un animale abbandonato: viene separato dal suo contesto e si ritrova senza il calore della sua famiglia». La situazione nei canili resta critica: a fronte di tre cani che entrano, solo uno trova una nuova casa. La situazione peggiora ulteriormente durante le festività natalizie, quando si intensificano le richieste di cuccioli da regalare.
L'Enpa, particolarmente attiva durante il periodo natalizio, ribadisce un messaggio fondamentale: «Un animale è per sempre, non da Natale a Santo Stefano», afferma Giusy D’Angelo, vicepresidente nazionale Enpa. Per evitare che l'adozione diventi una scelta impulsiva e temporanea, l'associazione invita le famiglie a considerare con serietà l'impegno che comporta accogliere un cane o un gatto, che richiedono tempo, attenzione e responsabilità.
Durante le festività, l'Enpa non effettua adozioni, ma invita le persone a visitare i rifugi, partecipare a attività di volontariato e conoscere gradualmente gli animali in cerca di una casa. L'obiettivo, sottolinea D'Angelo, è svuotare i rifugi, ma questo è possibile solo se cresce la cultura dell'adozione consapevole. Non è la razza a fare la differenza, ma la compatibilità con lo stile di vita della famiglia. L'invito è quindi a non acquistare animali e a non regalarli durante le feste, ma a scegliere un percorso responsabile basato sulla conoscenza e il tempo condiviso. Perché, come ricorda l'Enpa, non esistono “forme gentili” di abbandono: l'adozione è una scelta che deve durare per sempre.
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