Influenza, picco in arrivo

È atteso tra Natale e Capodanno il picco dei contagi per l’influenza stagionale anche in Veneto. Secondo i dati diffusi dalla Regione, nella scorsa settimana sono stati registrati oltre 14 nuovi casi ogni 1.000 residenti, con una stima complessiva di circa 68.000 persone colpite. L’andamento è monitorato dal sistema nazionale di Sorveglianza integrata dei virus respiratori RespiVirNet, che coinvolge medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e strutture ospedaliere.

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Nel periodo compreso tra il 15 e il 21 dicembre si è registrato un incremento significativo delle sindromi influenzali e simil-influenzali. La direzione Prevenzione regionale segnala che il livello dei casi ha già raggiunto il picco osservato nella scorsa stagione e potrebbe aumentare ulteriormente nelle prossime settimane. Da settembre a oggi sono stati circa 400 i soggetti ricoverati con positività influenzale, in prevalenza persone con più di 65 anni. Tredici casi sono stati classificati come gravi dall’Istituto superiore di sanità, avendo richiesto il ricovero in terapia intensiva per complicanze respiratorie. La maggior parte dei ricoveri si è verificata nel mese di dicembre.

La fascia d’età più colpita risulta quella dei bambini sotto i 5 anni, con oltre 43 nuovi casi ogni 1.000 abitanti. L’incidenza è in crescita anche tra i ragazzi fino ai 14 anni, con quasi 23 casi settimanali ogni 1.000 residenti, tra gli adulti fino ai 64 anni con 15 casi e tra gli anziani con più di 5 casi ogni 1.000.

Per quanto riguarda i virus in circolazione, il più diffuso è l’influenzale di tipo A, in particolare il sottotipo A(H3N2), con prevalenza del ceppo K. Seguono, per frequenza, rhinovirus, virus sinciziale e Sars-CoV-2.

Sul fronte vaccinale, la copertura tra gli over 65 si attesta attualmente al 47,5%, dato ancora provvisorio. In provincia di Treviso sono state effettuate circa 140.000 somministrazioni, mentre Venezia registra una copertura del 46,2% e Padova del 48,9%. La Regione segnala inoltre una crescita delle vaccinazioni nella fascia 0-6 anni, che ha raggiunto quasi il 18%.