Poste chiuse dal 10 aprile scorso

Ufficio postale di Bagnolo di Po, una chiusura che si prolunga e i disagi crescono. La porte serrate temporaneamente dell’ufficio postale di Bagnolo di Po, dallo scorso 10 aprile per lavori infrastrutturali, continua a protrarsi oltre le date comunicate, alimentando il malcontento dei cittadini.

Secondo l’ultimo avviso di Poste Italiane, la riapertura sarebbe prevista per il 31 gennaio 2026, ma i continui rinvii degli ultimi mesi hanno lasciato molti utenti scettici sull’effettivo rispetto di questa nuova scadenza. Da fine settembre, data inizialmente indicata per la riapertura, si sono susseguite comunicazioni che hanno via via spostato il termine prima a fine novembre, poi ai primi di gennaio, fino all’ultimo aggiornamento che fissa la conclusione dei lavori a fine gennaio.

Una situazione che si trascina ormai da quasi 9 mesi e che sta creando notevoli disagi alla popolazione. Durante il periodo di chiusura, la corrispondenza in giacenza all’ufficio di Bagnolo di Po viene resa disponibile all’ufficio postale di Trecenta. Tuttavia, quest’ultimo si trova già a gestire un flusso di utenti superiore alla norma, anche a causa della chiusura dell’ufficio di Baruchella. Gli uffici postali dei comuni limitrofi, come Canda e Castelguglielmo, operano invece a giorni alterni e non sono in grado di assorbire ulteriore carico di lavoro.

I cittadini segnalano lunghe attese per accedere ai servizi, spesso di diverse ore, e la necessità di tornare più volte perché, superato un certo orario, gli sportelli chiudono. Un disagio diffuso che colpisce in particolare anziani, lavoratori e persone con difficoltà di spostamento. La protesta non è rivolta al personale degli uffici postali, descritto come disponibile ma fortemente sovraccaricato, bensì a Poste Italiane, ritenuta responsabile di una gestione poco chiara e di comunicazioni ripetutamente disattese.

Quella che molti definiscono ormai una “saga infinita” lascia i cittadini in attesa di risposte concrete. La speranza è che la data di fine gennaio rappresenti davvero la conclusione dei lavori e la riapertura dell’ufficio di Bagnolo di Po. Tuttavia, alla luce dei continui slittamenti precedenti, resta forte il dubbio che anche questa scadenza possa non essere definitiva.