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veneto
30.12.2025 - 08:34
Il picco stagionale dell’influenza in Veneto è stato registrato poco prima delle festività natalizie, con un’incidenza pari a 18,6 casi ogni mille abitanti. Nella settimana precedente il dato si attestava a 14 casi ogni mille. Si tratta di uno dei valori più elevati rilevati in regione dall’avvio della sorveglianza epidemiologica. Un livello superiore era stato registrato soltanto nella stagione 2023-2024, quando nello stesso periodo si contarono 18,8 casi ogni mille residenti.
Secondo le analisi della Direzione Prevenzione della Regione Veneto, nelle settimane successive, in particolare la 52esima del 2025 e la prima del 2026, è atteso un rallentamento della curva epidemica, favorito dalla riduzione dei contatti durante le vacanze, soprattutto nei luoghi di lavoro e nelle scuole. Tuttavia, la Regione sottolinea la necessità di attendere il consolidamento dei dati dei prossimi giorni per confermare la tendenza.
L’aumento dei casi influenzali e delle sindromi simil-influenzali è in linea con quanto osservato a livello nazionale. I dati provengono dal sistema di Sorveglianza integrata dei virus respiratori, RespiVirNet, che coinvolge medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e strutture ospedaliere. La Regione segnala che eventuali assenze dei medici di base o ritardi nella registrazione dei casi da parte dei sostituti possono determinare una sottostima dell’incidenza reale.
Nella settimana compresa tra il 15 e il 21 dicembre in Veneto sono stati stimati oltre 14 nuovi casi ogni mille abitanti, pari a circa 68 mila persone colpite e 400 ricoveri. Nei giorni successivi si è registrato un ulteriore incremento fino a 18,6 casi. Particolarmente marcato l’aumento tra i bambini nella fascia 0-4 anni, passati da 43,5 a 64,8 casi ogni mille residenti prima della chiusura delle scuole. L’incremento, precisa la Direzione Prevenzione, riguarda comunque tutte le fasce d’età.
A livello nazionale, nella stessa settimana del 15-21 dicembre, sono stati stimati circa 950 mila nuovi casi di infezioni respiratorie acute. Dall’inizio della sorveglianza i casi complessivi rilevati sono circa 5,8 milioni, con un’incidenza più elevata nei bambini sotto i cinque anni.
Sul fronte della prevenzione, l’Istituto superiore di sanità ricorda che sono attive le campagne vaccinali contro influenza e Covid-19, rivolte in particolare alle categorie più a rischio, comprese le persone con più di 60 anni. Regione e Iss ribadiscono inoltre l’importanza delle misure igieniche e comportamentali, dall’igiene delle mani all’uso della mascherina in caso di sintomi o in ambienti affollati, come i trasporti pubblici, per ridurre la diffusione dei virus respiratori.
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