Cerca

bagnolo di po

“Una lezione di forza e coraggio”

Stefano Savi, il ragazzo vittima di un agguato diabolico, di cui porta ancora i segni

“Una lezione di forza e coraggio”

Stefano Savi, il ragazzo vittima di un agguato diabolico, sfregiato dalla coppia dell’acido Alexander Boettcher e Martina Levato, sabato 4 marzo a Bagnolo di Po, ha presentato la sua autobiografia “L’odore dell’acido” e ripercorso i momenti che gli hanno cambiato la vita.

Serata inserita all’interno della rassegna Polesine 2023 “Incontri con l’autore”, giunta alla XVII edizione. Nove anni fa al 34enne milanese, all'epoca 25enne, per uno scambio di persona, venne lanciato addosso dell’acido solforico che gli provocò gravissime ustioni al viso, naso, orecchio e occhi. Era la notte tra l’1 e il 2 novembre 2014, una notte che Stefano non dimenticherà mai perché i segni di questa terribile vicenda li porta ancora oggi sul volto dopo più di 50 interventi di plastica ricostruttiva ed estetica con lunghe degenze ospedaliere non sempre facili, in particolare nei primi mesi dopo l’agguato.

Ora Stefano si dice rinato, ha recuperato la vista, anche se da un solo occhio, ma può accarezzare nuovamente barba e capelli. "L’odore dell’acido" racconta passo passo la sua storia, una storia che dovrebbe essere fonte d’ispirazione nella quale traspare una felicità inimmaginabile, una consapevolezza di non voler rimanere rinchiuso nel passato, rischiando di non godersi il presente e ancor più il futuro, perché la vita deve essere vissuta nonostante le cicatrici, i ricordi dolorosi, le vivide immagini di quella notte. Una grande lezione di forza e coraggio, una grinta trasmessa dalla caparbietà dalle persone che gli sono sempre state vicine: i genitori, il fratello gemello, gli amici.

Stefano ha parlato e raccontato con semplicità e tranquillità l’inimmaginabile per chi non lo ha vissuto, come fosse normale il dolore, la sopportazione delle claustrofobiche maschere al silicone indossate per diverse ore del giorno per mesi ad un pubblico attento, silenzioso ma anche affettuosamente curioso di conoscere maggiormente alcuni dettagli del suo calvario e del suo carattere che, nonostante quanto gli è accaduto, non ha paura delle persone, forse un po' all’inizio, ma ora no, che ha ripreso in mano la sua vita vivendola appieno e godendo di ogni momento, non desidera vendetta verso chi gli ha fatto del male perché lui ora questo e dopo quanto è successo non ha senso pensare a come avrebbe potuto essere se non fosse accaduto.

Sul braccio porta un tatuaggio di un lupo pronto a combattere con la scritta “Stay strong”, una potente espressione di ciò che è lui ora. Una serata moderata dal giornalista Lorenzo Zoli e aperta dal sindaco di Bagnolo Amor Zeri.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400