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musica e pittura

I colori di Perilli e le note di Bach

Prima l’arte di Achille Perilli, poi il concerto dei musicisti del conservatorio Venezze

I colori di Perilli e le note di Bach

Domenica scorsa alla sala Oliva dell’Accademia dei Concordi l’ultimo appuntamento dell’edizione 2023 di Musica e Poesia - Musica e Pittura organizzata da conservatorio Venezze, fondazione Banca del Monte di Rovigo e Accademia dei Concordi.

In apertura i presidenti delle tre istituzioni, Maria Grazia Faganello, Giovanni Boniolo e Giorgio Lazzarini hanno ringraziato i relatori e curatori degli aspetti letterari e figurativi, gli studenti del conservatorio Venezze interpreti degli otto impaginati musicali, i loro docenti e il pubblico. Alessandra Schiesaro ha poi delineato con la consueta chiarezza il profilo del pittore Achille Perilli che, dopo varie fasi di ricerca di dinamismo dello spazio, approda a strutture geometriche astratte in una prospettiva frammentata con infinite combinazioni di labirinti sempre più complessi, macchine fantastiche anche in unione con la musica di Aldo Clementi. L’opera esposta in sala Spostamento graduale verso il vuoto, della collezione dell’Accademia dei Concordi, costituisce un tripudio di colore e un esempio di questa procreazione di figure da un nucleo originario.

Giuseppe Fagnocchi ha sottolineato come i concerti siano la viva espressione della terza missione del conservatorio, ossia il trasferimento dei risultati del lavoro di ricerca-produzione-didattica sul territorio, in questo caso negli aspetti cameristici presentati attraverso programmi e organici diversissimi, dal barocco ai nuovi compositori in una sorta di continue germinazioni che trovano in Bach il loro riferimento principale: proprio con la sua raffinata Fuga Bwv 578 il quartetto di clarinetti del Venezze formato da Enrico Moretti, Matteo Brusaferro, Leo Previati e Enrico Gibin (anche clarinetto basso) ha concluso il programma (e, simbolicamente, l’intera rassegna) che si era invece aperto con un omaggio a Bach, Suite francese della compositrice francese del secolo scorso Yvonne Desportes. In entrambe le esecuzioni il quartetto ha mostrato una pregevolissima cura nel bilanciamento delle sonorità.

Un’ulteriore prova di bravura che merita un particolare encomio, Enrico Moretti, Matteo Brusaferro, Leo Previati e Enrico Gibin l’hanno offerta nelle prime assolute di quattro interessanti composizioni proposte da tre studenti e un ex studente del conservatorio - ognuna con una propria cifra stilistica e la presenza, in vari casi, di tecniche avanzate e moduli compositivi complessi. Enigmatic Clouds di Vanni Fiorelli mette in luce il melismatico canto solistico del clarinetto basso delicatamente accompagnato dagli altri tre strumenti; Immersi in un soffio di Sara Battaglini, in omaggio al quadro di Perilli, alterna efficacemente sezioni in continua proliferazione con altre decisamente statiche.

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