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L’Avis mostra i film “polesani”

Viaggio fotografico tra i luoghi dove sono state girate pellicole che hanno segnato la storia del cinema

L’Avis mostra i film “polesani”

Il Polesine, in modo particolare Adria e il Delta, è stato nei decenni location ideale per girare diversi film. Alcuni hanno varcato i confini nazionali. Sono arrivati registi del valore di Michelangelo Antonioni, Carlo Mazzacurati, Roberto Rossellini, Mario Soldati, Luchino Visconti. Attori del calibro di Anna Finocchiaro, Sophia Loren, Alberto Sordi, Alida Valli. Il calendario 2024 dell’Avis, realizzato in collaborazione con il circolo del cinema, vuole esaltare Adria, il Delta e il Polesine per le ambientazioni regalate al cinema. Il calendario è stato presentato nei giorni scorsi nell’auditorium Pertini con un concerto che ha visto protagoniste le ragazze dell’Eco del fiume di Bottrighe dirette da Nausica Pozzato e il coro Gospel di Grisignano.

A gennaio “Il grido” 1957 di Michelangelo Antonioni con Steve Cochra, Alida Valli, Betsy Blair e Gabriella Pallotta, girato nel Delta a Goriano, nome ideale di paese nato dalla crasi tra Goro e Ariano; foto di Anna Bego.

In febbraio “Notte italiana” 1987 di Carlo Mazzacurati con Marco Messeri, Mario Adorf e Giulia Boschi, girato in diverse zone del Delta, un ruolo centrale spetta all’attuale museo della Bonifica di Ca’ Vendramin; foto di Mariantonietta Modenese.

Marzo con “La terra dei figli” 2021 di Claudio Cupellini con Leon de La Valée, Maria Roveran, Paolo Pierobon, Valerio Mastrandrea e Alessandro Tedeschi. Film girato nel Delta veneto e ferrarese, in parte anche nella laguna di Chioggia, un ruolo di primo piatto spetta all’ex Centrale Enel di Polesine Camerini, così pure all’oasi di Panarella; foto di Mariantonietta Modenese.

Aprile, “Il grande passo” 2019 di Antonio Padovan con Giuseppe Battiston, Stefano Fresi, Roberto Citran e Camilla Filippi. La stazione dei Carabinieri è il municipio di Crespino; foto di Mariantonietta Modenese.

Maggio con “Scano Boa” 1962 di Renato Dall’Ara con Alain Cuny, Carla Gravina e Josè Suarez: la foto mostra il casone di Scano Boa, nel cuore del Delta, dove acqua, terra e cielo sono un tutt’uno; foto di Luigino Rosa.

Giugno, “La vela incantata” 1982 di Gianfranco Mingozzi con Massimo Ranieri, Paolo Ricci, Monica Guerritore e William Berger: la corte di Ca’ Cappellino è la location dove si svolge il cinema ambulante; foto di Stefano Turolla.

Luglio, “Beate” 2018 di Samad Zarmandilli con Angela Finocchiaro, Maria Roveran, Lucia Sardo e Paolo Pierobon. La casa di una delle operaie si trova ad Adria, la terrazza si affaccia sul Canalbianco. Nel film è visibile anche il teatro Comunale e il mercato del mercoledì lungo riviera Matteotti. Il laboratorio è a Porto Tolle, per il convento è stata scelta l’abbazia della Vangadizza di Badia Polesine; foto di Olivo Perzolla.

Agosto, “Ossessione” 1943 di Luchino Visconti con Massimo Girotti, Clara Calami e Juan de Landa. Gino e Giovanna sono in fuga ma sono coinvolti in un incidente lungo l’argine del Po a Polesella; la trattoria è a Canaro; foto di Katia Pedron.

Settembre, “Tutti a casa” 1960 di Luigi Comencini con Alberto Sordi, Serge Reggiani, Carla Gravina, Martin Balsam ed Eduardo De Filippo. Una scena viene girata sul ponte di ferro a Bottrighe, lungo la linea ferrovia Adria-Ariano; foto di Anna Bego.

Ottobre, “La giusta distanza” 2007 di Carlo Mazzacurati con Giovanni Capovilla, Valentina Lodovini, Giuseppe Battiston, Ahmed Hafiene, Fabrizio Bentivoglio e Natalino Balasso. Girato in larga parte nel Delta, la casa di Mara è poco distante dal ponte di barche a Santa Giulia, mentre la corriera si ferma a Villanova Marchesana; foto di Anna Bego.

Novembre, “Paisà” 1946 di Roberto Rossellini, con Dale Edmonds, Cingolani e Robert Van Loel. Nel Delta viene girato l’episodio “Porto Tolle” il drammatico scontro tra partigiani e nazifascisti; foto di Katia Pedron.

Dicembre, “La donna del fiume” 1954 di Mario Soldati con Sophia Loren, Rick Battaglia, Lise Bourdin e Gerard Oury. Il film registra diverse ambientazioni nel Delta: la manifattura è a Comacchio, poi Pila dove Nives lavora le canne, il cimitero è in località Ca’ Pasta a Porto Viro; foto di Danilo Trombin.

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