VOCE
Adria
23.01.2024 - 16:31
Lo spirito di Greccio caratterizzato da semplicità, religiosità e creatività ha avvolto la chiesa di Carbonara per la cerimonia di premiazione del 23esima concorso “Presepi in chiesa” intitolato a mons. Francesco Dal Passo, promosso dalla Pro loco con il patrocinio della Città di Adria.
Quest’anno, infatti, ricorrono gli 800 anni dal primo presepio della storia: quello realizzato da san Francesco d’Assisi a Greccio. Questo il verdetto della giuria formata dagli artisti Alessandro Cannatà e Silvia Trevisan, insieme a Lucia Tiozzo segretaria della fondazione Franceschetti e Di Cola. Primo premio dedicato alla memoria di Luigi Passadore, ex aequo tra il presepe della chiesa Cristo Divin Lavoratore per un allestimento scenograficamente armonioso e ben proporzionato e caratterizzato da un forte senso mistico.
Quindi il presepe della chiesa santuario Madonna dell’Autista di Valliera per un allestimento scenico di buona qualità artistica che richiama diversi elementi del territorio, fra cui l’acqua, interpretabile anche come simbolo cristiano. Secondo premio al presepe della chiesa San Francesco d’Assisi e di Paola di Bottrighe per un allestimento molto interessante dal punto di vista prospettico e ricco di movimento. Terzo premio alla Natività della basilica Santa Maria Assunta per un’ambientazione molto suggestiva e mistica grazie a un sapiente utilizzo di luci e musica.
Il riconoscimento intitolato a Daniele Cattozzo è stato assegnato al presepe della chiesa san Giuseppe di Baricetta per la composizione semplice e che richiama i presepi allestiti nelle case, realizzata utilizzando materiali della tradizione. Il premio speciale dedicato alla memoria di Mara Crepaldi è andato al presepe della chiesa san Giorgio di Mazzorno Sinistro per un allestimento rievocante la tragedia del Vajont, a 60 da quell’immane tragedia, scelto per attualizzare il messaggio natalizio. Il premio speciale dedicato alla memoria di Luigi Stefani è stato conferito al presepe della chiesa Beata Vergine del Monte Carmelo di Ca’ Emo che ha realizzato una composizione con materiali ecologici quali muschio, legno e rami verdi.
Nella stessa giornata sono stati assegnati i premi del contest intitolato “Il mio presepe” promosso dalla Pro loco proprio per ricordare l’anniversario di Greccio. Al primo posto il presepe di Giuliana e Luca Mancin ubicato nel cortile sotto il portico della loro abitazione all’angolo fra via Cilea e via Ragazzi del ’99: si sviluppa su tre livelli ricordando la struttura dei presepi napoletani con la Natività collocata nella fascia centrale in mezzo a scene di vita quotidiana. Piazza d’onore per l’opera di Athos Bagatin, sempre nel cortile della propria abitazione: si distingue per il tocco dell’artista in diversi particolari scenografici. Terzo gradino del podio per la Natività di Vanni Zanirato, anch’esso nel cortile della propria abitazione, richiama la struttura di un borgo montanaro.
La commissione, inoltre, ha assegnato due segnalazioni speciali: una al presepe di Renzo Sacchetto che si può ammirare percorrendo riviera Amolaretta, l’altra al presepio realizzato sull’acqua a Bellombra che, insieme all’albero interamente costruito a mano grazie all’assembramento di tante “piastrelle” fatte a uncinetto, ha creato un’originale atmosfera natalizia. Agli altri partecipanti al contest, Maura Fonso, scuola Leonardo Da Vinci, Luca Callegari, Manuela Folco, Nicoletta Federighi, Luigina Siviero va il plauso per la singolarità degli allestimenti: a ciascuno è andato un ricordo di partecipazione.
La cerimonia ha visto la partecipazione della presidente Pro loco Letizia Guerra insieme alla commissione, l’assessore Giorgio Crepaldi che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale, Carlo Braga e Monica Stefani figli, rispettivamente, di Mara Crepaldi e del maestro Luigi, oltre ai rappresentanti delle diverse parrocchie e agli autori delle opere. Guerra da subito ricordato che da quest’anno “il primo premio è dedicato a un grande amico della Pro loco: Luigi Passadore, per tutti Gigin, scomparso il primo gennaio 2023”. Così pure ha rivolto un pensiero riconoscente alla memoria di Roberto Naldini, scomparso un anno fa, socio e prezioso collaboratore dell’associazione.
Al momento della foto ricordo di gruppo, da tutti è partito un appello affinché “si possa trovare il modo di avvicinare i giovani a quest’arte che unisce creatività, passione e religiosità donando emozioni che aiutano a tornare bambini”.
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