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Il film nato tutto in Polesine

Questa sera

Quei set tra argini, campi e lagune

Evento culturale di grande rilievo questa sera alle 18 nella sede del circolo del cinema Carlo Mazzacurati in piazza Cavour, con due ospiti speciali: Antonio Padovan sceneggiatore e regista del film “Il grande passo” e Paolo Cottignola montatore dello stesso film. I due artisti dialogheranno sul tema: “Dall’idea al film in sala”.

Antonio Padovan, che è anche sceneggiatore, spiegherà la vera e propria genesi del soggetto e della scrittura de “Il grande passo” e Cottignola della fase di montaggio del film.

“Il grande passo” racconta la storia di Dario, interpretato da Giuseppe Battiston, uomo burbero che vive in un casolare isolato e che ha un sogno: andare sulla luna. Da quando, bambino, ha visto in tivù l’allunaggio e i primi passi sul satellite dell’astronauta Neil Armstrong non ha smesso di pensare di ripetere l’esperienza e si è costruito, da solo, un razzo. Il suo primo tentativo di partire ha avuto, però, un esito disastroso e Dario si ritrova in carcere per aver incendiato e distrutto un campo. Le autorità vorrebbero ricoverarlo in una struttura protetta e per convincerlo chiamano l’unico suo parente, Mario, interpretato da Stefano Fresi, fratello per parte di padre, che vive a Roma. Sarà faticoso per Mario entrare in sintonia con il fratello che non vedeva da anni ma, alla fine, i due si ritroveranno uniti nell’incredibile e visionaria impresa.

“Il film è girato interamente tra Villanova Marchesana E Crespino – ricorda Emanuela Finesso, presidente del circolo – Bisogna dire che è davvero commovente l’omaggio a Mazzacurati nella scena che mostra l’arrivo di Mario in Polesine che ricalca la scena di discesa dal pulmann della maestrina ne ‘La giusta distanza. Poi nel paese di Fetonte il municipio è la caserma dei Carabinieri e le scuole sono l’istituto dove dovrebbe essere ricoverato Dario. Quindi Canaro, dove si trova il casolare di Dario. Il razzo, realizzato dai fratelli Ongaro di Crespino, si può ancora vedere lungo la via del Mare che collega Curicchi a Polesella”.

Antonio Padovan, trevigiano, ha lavorato molto in America e aveva girato in Italia un primo lungometraggio: “Finchè c’è prosecco c’è speranza”.

Paolo Cottignola vive e lavora ad Asiago. “Per certe attività - sono le sue parole - non è indispensabile essere al centro del mondo: qui mi sento più libero”. Ha collaborato con Ermanno Olmi per molti dei suoi film tra cui “Il mestiere delle armi” e “Centochiodi”. Lungo è stato il sodalizio artistico anche con Carlo Mazzacurati, suo il montaggio de “La lingua del Santo”, “L’estate di David” e “La giusta distanza”. Fa parte dell’associazione Montaggio cinematografico e televisivo e di British film editors.

“Si tratta davvero di un’occasione speciale – sottolinea Finesso - di cui il nostro circolo, giustamente, è orgoglioso perché va ad arricchire l’offerta culturale che i volontari continuano, da oltre cinque anni, ad offrire alla città”.

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