Cerca

Adria

Oggi al museo le donne entrano gratis. E c'è un grande evento

Una giornata da ricordare!

Oggi al museo le donne entrano gratis. E c'è un grande evento

E’ la “Giornata internazionale per diritti della donne” e il museo archeologico nazionale spalanca le proprie porte per la visita gratuita alle donne: oggi è aperto in via straordinaria dalle 8,30 alle 19,30.

La giornata odierna, sempre in via Badini, riserva un altro importante evento: la presentazione del libro “Zenobia, Anastasia, Costanza, Elena – Storie di templi e regine” di Paolo Biondi pubblicato da Edizioni di pagina. L’autore sarà in dialogo con l’archeologa Sandra Bedetti. L’incontro è aperto alla cittadinanza con ingresso libero.

Questo romanzo storico non solo racconta la vita di quattro figure altolocate delle corti imperiali tardoantiche, descrive anche i monumenti a cui le protagoniste sono legate: ciascuna abbinata a un tempio sacro, tutti diversi per architettura e dimensioni, ma copiando o riutilizzando strutture preesistenti. La storia di quattro regine del proprio tempo, per capire come è cambiata la città eterna negli anni di Costantino il Grande.

Elena, Drepanum 248–329 Treviri fu moglie (concubina?) di Costanzo Cloro e madre di Costantino; Costanza 318–354 Bitinia, figlia di Costantino, venne introdotta dalla zia Anastasia nella casa delle regine al Palatino, andò in sposa ad Annibaliano re del Ponto e della Cappadocia; Anastasia, figlia dell’imperatore Costanzo Cloro e sorellastra dell’imperatore Costantino, nacque intorno al 300; Zenobia, Palmira 240–Tivoli 275, fu dal 267 al 272 una carismatica e rispettata regina della splendida colonia romana di Palmira, le sue rovine sono nell’attuale Siria, cercò di rendersi autonoma dai lacci del colonizzatore, stringendo alleanze ad Oriente, dove la spingevano le radici culturali e gli interessi economici. Sconfitta da Lucio Domizio Aureliano, fu condotta a Roma e collocata in residenza obbligata a villa Adriana. L’imperatore restò affascinato dalla regina mediorientale, della quale apprezzò conoscenze ed equilibrio di giudizio, ascoltando dettagli su Mitra, venerato a Palmira e già introdotto a Roma come Sol invictus.

Attraverso i ritratti biografici di quattro donne straordinarie, Paolo Biondi restituisce un intero spaccato storico e, con esso, un percorso attraverso la genesi architettonica di alcuni dei più rappresentativi monumenti dell’epoca imperiale, toccando anche punti di snodo essenziali per l’evoluzione del culto cristiano.

Nel prologo, infatti, l’autore racconta come si sia imbattuto per caso, durante una visita all’eremo di Santa Maria di Morrabotte (noto anche come eremo del beato Lorenzo Loricato), in un codice in pergamena intitolato “Historia Augusta” e contenente le biografie di Zenobia, Anastasia, Costanza ed Elena, documento probabilmente destinato a completare la Storia Augusta.

Paolo Biondi, classe 1955, è nato a Rimini, sposato, un figlio. Giornalista e scrittore, vive e lavora a Roma. È stato capo della redazione romana dell’agenzia Reuters e analista di politica italiana. Ha scritto una trilogia sull’età di Augusto: “Livia, una biografia ritrovata” 2015, “I misteri dell’Ara Pacis” 2017, “Giulia - Passione, poesia, potere” 2019, “Il Testimone” 2021, storia romanzata dell’obelisco di piazza San Pietro. Libri tutti pubblicati dalle Edizioni di Pagina.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400