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Ex Badini come teatro di Dionisio

I complimenti della dirigente Polato. Il sindaco Barbujani: “Eccellenza di cui siamo orgogliosi”

Ex Badini come teatro di Dionisio

Grande festa al liceo Bocchi-Galilei in occasione della “Notte nazionale del liceo classico”, giunta alla decima edizione. Nella sede dell’ex istituto Badini, tante le persone che hanno voluto condividere un momento di cultura e convivialità per vedere studenti e studentesse esibirsi attraverso tutte le loro diverse abilità: dal teatro alla musica, dalla scrittura all’arte. Cuore dell’evento, per l’occasione, “il teatro di Dioniso” ovvero l’aula magna nella quale, ora dopo ora a partire dal tardo pomeriggio fino a tarda sera si sono susseguiti interventi delle diverse classi dell’indirizzo classico, ma non solo. Oltre a questo piccolo teatro, non è mancata una sala dedicata alla storia dell’arte.

È stata inoltre l’occasione per presentare pubblicamente il percorso che quest’anno il laboratorio teatrale ha iniziato insieme ad un gruppo di quasi una trentina di ragazzi, dalla prima alla quinta, provenienti da tutti gli indirizzi.

Presenti molti docenti dell’istituto, in particolar modo quanti hanno lavorato per la buona riuscita dell’evento, coordinati dalla professoressa Martina Panzani. Presente la dirigente scolastica, Silvia Polato, che ha portato i suoi saluti a quanti erano presenti, alunni, genitori ma anche persone che hanno voluto partecipare per vedere quanto veniva proposto. Quindi ha rimarcato con forza che “grazie agli studi classici si ha modo di conoscere a fondo le radici greco-romane della cultura occidentale. Il lavoro di traduzione affina la mente, sviluppa il metodo di ricerca e l’autonomia di pensiero”.

E ancora: “L’accurata riflessione sui testi potenzia la padronanza linguistica e amplia all’ennesima potenza il bagaglio lessicale, e quindi gli strumenti del pensiero”. Ha infine rivolto agli studenti “l’augurio di cogliere tutte le opportunità offerte dallo studio dei classici, in quanto, grazie a queste sollecitazioni, essi potranno sviluppare la capacità di cogliere la complessità del reale. E coltivare quell’umanità vera che nessuna intelligenza artificiale potrà mai sostituire”.

Anche il sindaco Massimo Barbujani ha portato il saluto della città complimentandosi con studenti, docenti e famiglie sottolineando che “il Bocchi Galilei è un’eccellenza nell’offerta scolastica nelle sue diverse articolazioni didattiche di cui siamo davvero orgogliosi”.

Una mezza giornata di festa che ha visto protagonisti in particolar modo i ragazzi che hanno creato testi e in alcuni casi anche abiti a riproduzione degli antichi o di personaggi particolari.

Il tema di quest’anno legato alla “Notte nazionale del liceo classico” riguardava la comunicazione in tutte le sue sfaccettature, con attenzione anche al femminile. Arpe, violoncelli, voci, corone, momenti comunitari hanno davvero fatto la differenza, segno che il Bocchi-Galilei è una realtà viva, mantenuta tale tanto dalla collaborazione tra docenti quanto dall’impegno e dalla caparbietà degli studenti, primi protagonisti di questo momento di festa. “Insomma – affermano i docenti - un modo originale e creativo per ricordare ancora oggi l’importanza degli studi sulle lingue antiche che dovrebbero essere scelti ancora in questi anni da tanti ragazzi e ragazze perché sono la base del futuro lavorativo e culturale di una comunità”.

E così va in archivio la 10^ edizione della “Notte del liceo classico” nella consapevolezza che l’insegnamento dei classici e, più in generale, della cultura umanità aiuta a forgiare la personalità dell’individuo: vera mission della scuola.

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