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Alla Fattoria la cultura è in vetrina

Il direttore Cavallaro: “Felici di averli qui”. Tra i protagonisti anche gli sbandieratori di Arquà

Alla Fattoria la cultura è in vetrina

“La cultura in vetrina” al centro commerciale La Fattoria. Fino al 19 maggio la piazza centrale del centro commerciale accoglierà la cultura nelle sue diverse forme: numismatica, filatelia, pittura, divulgazione teatrale e libraria. Questi solo alcuni dei temi che accoglieranno visitatori e passanti che, oltre alle vetrine dei negozi e agli acquisti nel noto polo commerciale rodigino, potranno apprezzare dal vivo una vera e propria “vetrina della cultura”.

Polesine, storia locale e passioni condivise: queste le carte vincenti dell’evento che prenderà il via venerdì 10 maggio, alle 16, con l’inaugurazione ufficiale.

L’iniziativa - frutto della collaborazione tra l’associazione culturale Renzo Barbujani, il centro commerciale La Fattoria, il Comune, l’ente Palio degli Ochi e il Teatro Collettivo di Arquà Polesine e il Circolo Filatelico di Rovigo - prevede molti momenti di aggregazione, scambio e dialogo intorno a numerosi temi.

“Siamo felici che questa iniziativa possa essere riproposta qui in questa nuova edizione. Il grande lavoro di collaborazione ha portato le passioni, i talenti in un luogo solitamente dedicato agli acquisti ma che si presta bene per questi eventi. La cultura è vicina e ci piace averla qui in Fattoria”, ha commentato il direttore del centro commerciale, Marco Cavallaro.

Tra il fitto programma delle giornate non sono da perdere l’interessante mostra pittorica e filatelico-numismatica (con un’attenzione rivolta all’anniversario della morte di Matteotti) del circolo filatelico rodigino (uno dei più antichi d’Italia) e le presentazioni dei numerosi volumi di autori locali intervallati da intermezzi musicali.

“Quest’anno ci saranno tanti appuntamenti degni di nota: verranno molti autori, anche Cristina Zangerolami con “A nice guy” che proprio in questi giorni verrà presentato al Salone del libro di Torino” ha ribadito Danilo Turcato, presidente della Barbujani.

A proporre, invece, esibizioni teatrali e monologhi sarà il Teatro Collettivo di Arquà. Sempre del comune arquatese non manca la presenza del rinomato Premio Raise, quest’anno, giunto a ben trentun anni di attività. Dedicato a poesia e prosa nei dialetti di lingua veneta, vanta una collaborazione annuale con molti istituti primari e secondari della nostra provincia, promuovendo l’iterazione genuina tra i ragazzi e la divulgazione del territorio. Sempre di Arquà è l’ente del Palio degli Ochi. In vista dell’edizione 2024 che prenderà il via il 31 maggio prossimo, insieme alla presenza di figuranti in abiti medievali, musici e sbandieratori, colorerà, sia oggi che il 18 e il 19 maggio, con le sue sfilate, le gallerie del centro commerciale.

Arte, pittura, rievocazione storica, promozione del territorio: queste le parole chiave per un luogo che si fa vetrina dei valori da promuovere, valorizzare e amare del nostro Polesine.

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