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Una domenica di visite ai birrifici artigianali

Con "Luppoleti aperti"

Una domenica di visite ai birrifici artigianali

Domenica si terrà “Luppoleti aperti”, un evento promosso nei birrifici agricoli lungo il territorio nazionale dal Consorzio birra italiana insieme a Coldiretti che sta rapidamente guadagnando popolarità.

Giunto alla sua seconda edizione, l'obiettivo principale è avvicinare il pubblico alla birra da filiera agricola italiana, facendo conoscere i processi di produzione e promuovendo un consumo responsabile. Durante la giornata i partecipanti potranno vivere un'esperienza immersiva: dalla raccolta del luppolo al taglio della liana, fino alla separazione manuale dei coni. Saranno inoltre organizzate attività di intrattenimento per grandi e piccini, inclusi concerti e spettacoli anche per bambini, con la possibilità di organizzare pic-nic con specialità regionali e birra agricola (maggiori info al sito https://www.consorziobirraitaliana.it/).

In Veneto sono 200 i birrifici artigianali presenti sul territorio regionale, il 30% dei quali è agricolo con una coltivazione in proprio delle principali materie prime come orzo e luppolo. 75 milioni i litri prodotti pari al 13% del totale nazionale con una varietà di gusti legati direttamente ai prodotti agricoli come la birra al radicchio rosso tardivo, al riso, al carciofo persino al granchio blu. Il comparto coinvolge 1.085 attività e dà lavoro a circa 93.000 addetti, creando un volume di mercato di 9,5 miliardi di euro e un valore pari allo 0,53% del Pil nazionale. La dipendenza dall’estero per i cereali è importante e pesa per il 60% solo per il malto necessario alla produzione.

Un successo che è il frutto anche di una normativa regionale, fortemente voluta da Coldiretti Veneto che ha inteso premiare gli agribirrifici in base alla qualità, al metodo di lavorazione ma soprattutto all’origine delle materie prime impiegate. Il provvedimento in questi anni ha favorito anche l’occupazione nel settore degli under 35 riconoscendo questa professione come connessa alla qualifica di imprenditore, creando anche i presupposti del “piccolo birrificio agricolo”.

Il sostegno alla filiera dell’orzo distico da birra è il punto cruciale per rimarcare come la birra artigianale abbia una forte identità legata al territorio che rappresenta il suo punto di forza strategico sia sul mercato nazionale che internazionale come vero made in Italy per valorizzare un crescere che deve crescere.

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