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san bellino

Un murale fa splendere la biblioteca

Simbiosi è il titolo della nuova opera d'arte urbana di DeltArte realizzata da Etereo

Un murale fa splendere il municipio

Il comune di San Bellino è stato impreziosito da un nuovo murale che incornicia la facciata della biblioteca comunale. Complice è il festival DeltArte, che torna per il terzo anno consecutivo nella graziosa cittadina per abbellirla e lanciare nuovi, importanti messaggi alla comunità, che come sempre ha accolto con entusiasmo l’iniziativa.

L’inaugurazione si è svolta alla presenza dell’assessore alla Cultura, Raffaele Campion, della curatrice del festival Melania Ruggini, dell’artista Etereo, delle maestre e dei 50 alunni delle scuole elementari, che hanno partecipato attivamente al laboratorio creativo proposto dallo staff di DeltArte, alla scoperta dei significati che l’operatrice murale nasconde.

La nuova opera si intitola “Simbiosi” ed è stata realizzata in sette giorni da Etereo (nome d’arte di Samuele Bassani ndr), giovane di 26 anni che abita in provincia di Verona.

Il soggetto principale è una figura femminile, Madre Natura, avvolta in un abito bianco coperto di vegetazione; indossa una corona di funghi medicinali, come il Reishi, da cui si ramificano molte micorrize disposte a raggiera.

La mano sinistra della donna si collega con le dita al micelio, mentre la mano destra si estende verso le radici delle piante, simboleggiando la simbiosi fondamentale tra il regno dei funghi e il regno vegetale.

L'abito del soggetto è ricoperto da elementi vegetali che, scendendo verso le ginocchia, si trasformano gradualmente in una montagna rocciosa ricca di vegetazione che si erge a picco sul mare, alla base del murale.

Nella parte alta dell'opera, lo sfondo è composto da un incrocio di circonferenze che richiamano un rosone di vetro, simile alla vetrata artistica già presente sull’edificio, richiamo alla storica vetreria Tomanin.

Le circonferenze hanno come centri la ghiandola pineale, il cuore e l’ombelico. La ghiandola pineale simboleggia la spiritualità e la visione; il cuore rappresenta l’amore e la connessione, mentre l’ombelico è il centro della forza vitale. Questi elementi rafforzano il messaggio dell'importanza dell'equilibrio interiore e della connessione tra essi.

Lo sfondo azzurro dietro il soggetto si dissolve in gocce che cadono come pioggia fino al mare: questo elemento rappresenta la ciclicità dell'acqua e il ruolo cruciale nel mantenimento dell’ecosistema. L'acqua, che evapora e ritorna sotto forma di pioggia, è un ciclo perpetuo che dipende dal corretto funzionamento degli ecosistemi naturali, strettamente legati alla simbiosi tra i due regni.

Il murale intende non solo abbellire la facciata, ma soprattutto sensibilizzare la comunità sull'importanza delle interconnessioni naturali, trovandosi in una zona verde e vicina a un parco.

Quest’opera diventa dunque simbolo di rispetto per la natura e un invito a riflettere sul ruolo essenziale che ogni componente dell’ecosistema gioca nel mantenere l'equilibrio ambientale.

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