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A palazzo casalini

Donne nel mondo dell’editoria: "Basta con le sole firme rosa"

Giovanna Brunitto ha aperto "Quello che le donne scrivono" con un’analisi sul ruolo delle scrittrici.

Donne nel mondo dell’editoria: "Basta con le sole forme rosa"

Via alla rassegna “Quello che le donne scrivono”.

E' partita venerdì con successo la nuova edizione di “Quello che le donne scrivono” otto appuntamenti letterari al femminile dal 25 ottobre al 12 dicembre a Palazzo Casalini, sede di Bvr Banca Veneto Centrale, che sostiene l’iniziativa dell’associazione culturale Crams, con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia e del Comune di Rovigo. Sette penne diverse, ognuna con le proprie esperienze e visioni, per raccontare varie angolazioni dell’universo femminile: Silvia Rossi, Cristina Zangirolami, Barbara Buoso, Beatrice di Meo, Jada Rubini, Daniela Gambaro, Elisa Giacometti.

“Un’occasione per affrontare tematiche importanti - ha esordito l’organizzatrice, Chiara Paparella, presidente di Crams - e per dare voci ad autrici del territorio, autentici talenti, anche se non ancora entrate nei circuiti editoriali nazionali”. Laura Drago, componente del Cda, e Roberta Bassi, Hr manager responsabile risorse umane, hanno portato i saluti per l’istituto bancario. Madrina dell’inaugurazione è stata la scrittrice luscianese Giovanna Patrizia Brunitto, dipendente Telecom, dove si occupa di relazioni con le banche.

La Brunitto, vincitrice di due premi letterari, presentata da Maria Grazia Previato, ha esposto una sua indagine, tra il 2020-’24, sul ruolo delle donne nel mondo dell’editoria, per verificare se ha ancora senso oggi parlare di parità di genere. Per questo, si è dedicata per un anno a sole letture femminili. Ne è emerso un quadro sconfortante, che porta ancora ad etichettare le donne come “firme rosa”, laddove risultano assenti nelle tematiche scientifiche e saggistiche, così come scarse sono le loro presenze nei manuali, nelle librerie e nei premi letterari, “a causa di retaggi patriarcali, di pregiudizi sessisti e del potere editoriale gestito dagli uomini”.

Laura Cestari, della commissione cultura Regione Veneto, complimentandosi per l’iniziativa, ha sottolineato: “Avremo vinto, quando smetteremo di parlare di pari opportunità, quote rosa, ma ci insedieremo pacificamente nei vari ruoli accanto agli uomini”.

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