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Itinerari per riscoprire il Polesine

Depliant, schede, tracce audio per sei percorsi di visita al territorio. Lazzarini: “Opportunità per giovani”

Itinerari per riscoprire il Polesine

Rovigo, città delle rose, terre etrusche e romane, memorie del Po, tra i campi, per ville e terre alte. Sono sei gli itinerari del progetto Tradunt, acronimo di “Territorio, risorse d’ambiente disponibili con l’uso delle nuove tecnologie” che da oggi sono disponibili nel mezzo di connubio, tra stampa e digitale, grazie al sostegno della fondazione Banca del Monte di Rovigo.

Terminato a gennaio 2024, con capofila il circolo culturale Arci 2 giugno 1946 Aps di Rovigo, il progetto, che mira alla riscoperta lenta, appassionante ma anche fruibile a tutte le fasce di età, del territorio polesano, ha visto il coinvolgimento di diversi enti e partner, tra questi: Wwf, Fiab, Slow Food, Cpssae, Assonautica e i Comuni di Adria, Badia Polesine, Bosaro e Fratta, insieme al patrocinio della Provincia e del Comune di Rovigo.

Con la presentazione di oggi nella sede della fondazione, quest’ultima ha riconfermato il suo impegno a fianco della valorizzazione del Polesine, attraverso le stampe dei sei percorsi di visita al territorio che saranno resi fruibili negli uffici Iat e dei Comuni collaboranti all’iniziativa.

“Questi nuovi pieghevoli sono un arricchimento del progetto Tradunt conclusosi a gennaio - ha sottolineato Giorgio Lazzarini, presidente della fondazione Banca del Monte - sono stati pensati, in linea con la nostra mission istituzionale, per promuovere e valorizzare il territorio in modo da divulgarne la bellezza paesaggistica, culturale, storica, enogastronomica e naturale. Un’opportunità di scoperta e fruizione pensata per tutti, in particolare per i giovani, sia attraverso le nuove tecnologie, sia con il mezzo di diffusione della stampa”.

Un occhio di riguardo, dunque, alla fascia giovanile polesana, in un’ottica che mira anche a una valorizzazione consapevole dei grandi beni che il Polesine presenta. Attraverso un censimento, sono state realizzate ben 150 schede informative di ogni singolo bene di interesse culturale, 150 tracce audio di spiegazione (per non vedenti) e altrettanti Qrcode. Questi permetteranno al visitatore di ricevere istantaneamente le informazioni del sito e le coordinate gps direttamente nel proprio smartphone, inquadrando le targhette apposte nei luoghi o i depliant del progetto.

“Vogliamo ulteriormente lavorare per rendere sempre più diffuse, concrete e interessanti queste iniziative per i giovani - ha concluso Lazzarini - così che possano essere stimolati a intraprendere un’attività imprenditoriale in un territorio affascinante, e tutto da scoprire, come il Polesine”.

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