Cerca

stagione lirica

Il dramma di una donna alla deriva

Una produzione del teatro rodigino, un viaggio nei meandri della psiche umana

Il dramma di una donna alla deriva

La stagione lirica del teatro Sociale di Rovigo prosegue venerdì 20 dicembre alle 20.30, con “La voix humaine”. Una tragedia lirica in un atto, con musica di Francis Poulenc e libretto di Jean Cocteau.

Lo spettacolo andrà in replica domenica 22 alle 16.

Un o spettacolo con la regia di Gianmaria Aliverta, che spiega: “Il 20 e il 22 dicembre porterò al teatro di Rovigo una storia che mi accompagna da anni e che amo profondamente. La voix humaine è un viaggio emotivo che ci parla di relazioni tossiche: legami che ci tengono ancorati, anche quando sappiamo che dovremmo lasciarli andare. Una tematica universale, che attraversa ogni epoca e ogni esperienza umana. Questa non è una storia di genere, ma una storia di vita. Una vicenda che può accadere a chiunque, perché nessuno è immune dalla difficoltà di uscire da una relazione che logora. E quando ci si riesce, è solo dopo aver affrontato un percorso tortuoso, che troppo spesso porta a esiti drammatici. Per me è un onore rimettere in scena quest’opera, con lo stesso concetto che ha segnato il mio debutto alla Fenice dieci anni fa, ma reinterpretata attraverso l’evoluzione del mio percorso artistico. Questa volta, firmo non solo la regia, ma anche scene e costumi. Ringrazio Fabio Barettin per le luci e i miei fantastici assistenti, Francesca Donati (scene) e Alessandro Pasini (regia)”.

Si tratta, per il regista di una storia di tormento e resilienza. “Un’opera che parla a chiunque abbia mai amato, sofferto e trovato il coraggio di guardare avanti”.

Un nuovo allestimento e nuova produzione del teatro Sociale di Rovigo. L'ambientazione si svolge nella sala d'attesa di un ospedale, uno spazio dove la realtà si confonde con le ombre dell'inconscio. Lei, visibilmente agitata e fragile, è collegata a una flebo che continua a staccare, in un gesto ripetuto e quasi ossessivo, cercando conforto dall'infermiera che pare non ascoltarla. Il telefono è il suo unico compagno, il filo sottile che la tiene aggrappata a un passato doloroso.

La conversazione che intrattiene al telefono è frammentata, emotiva, carica di disperazione e rabbia. Le luci calano a tratti, riflettendo i suoi momenti di oscurità interiore. I suoni dell'ospedale - il rumore metallico dei carrelli, il bip delle macchine, i passi distanti - si mescolano con il suo respiro affannoso, creando una tensione crescente. L'intero spettacolo è pervaso da un'atmosfera di mistero e angoscia, un viaggio nei meandri della psiche di una donna alla deriva, dove il confine tra realtà e follia si fa sempre più sottile. Solo alla fine, il pubblico potrà intuire il peso della separazione che l'ha spinta sull'orlo dell'abisso, un abisso che si svelerà con un ultimo, tragico respiro.

Gli interpreti sono Julie Cherrier-Hoffmann (una donna) e Davide Cavalli (pianoforte).

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400