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E' morto Oliviero Toscani

Ha rivoluzionato la comunicazione visiva

Don Milani, “il prete dei bisognosi”

Oliviero Toscani, un nome che evoca immagini potenti e provocatorie, è scomparso all'età di 82 anni, lasciando un vuoto nel mondo della fotografia e della comunicazione visiva. La sua morte, avvenuta nelle prime ore di lunedì 13 gennaio presso l'ospedale di Cecina, è stata annunciata dalla famiglia con una nota che chiede riservatezza in questo momento di dolore. Toscani, che aveva reso pubblica la sua malattia terminale di amiloidosi l'estate scorsa, ha trascorso gli ultimi giorni della sua vita circondato dall'affetto dei suoi cari.

Toscani è stato un artista libero e sempre controcorrente, capace di rivoluzionare il modo di fare comunicazione in Italia e nel mondo. La sua carriera è indissolubilmente legata alla famiglia Benetton, per la quale ha creato campagne pubblicitarie che hanno fatto storia. Chi non ricorda il bacio tra un prete e una suora, o i volti dei condannati a morte? Ogni scatto di Toscani era un motivo di dibattito, un invito a riflettere su temi sociali spesso ignorati. Nel 1982, la collaborazione con Benetton ha segnato una svolta nella sua carriera, permettendogli di utilizzare la moda come pretesto per affrontare questioni come l'uguaglianza, la mafia, l'omofobia, l'Aids e la pena di morte. La sua capacità di creare immagini che sfidano le convenzioni e stimolano il dibattito pubblico è stata la chiave del suo successo.

Le campagne pubblicitarie di Toscani per United Colors of Benetton non erano semplici annunci, ma vere e proprie opere d'arte che hanno ridefinito i confini della comunicazione visiva. La sua abilità nel trasformare la pubblicità in un mezzo per discutere di questioni sociali ha reso le sue immagini iconiche e senza tempo. Toscani ha lavorato con alcune delle personalità più influenti del XX secolo, da John Lennon a Andy Warhol, da Muhammad Ali a Lou Reed. Ha fotografato modelle di fama mondiale come Claudia Schiffer e Monica Bellucci, ma anche artisti del calibro di Carmelo Bene e Federico Fellini. Ogni ritratto era un incontro tra due anime creative, un dialogo silenzioso catturato attraverso l'obiettivo della macchina fotografica.

Nonostante il suo successo, la carriera di Toscani non è stata priva di controversie. Nel 2020, le sue dichiarazioni sul crollo del Ponte Morandi hanno suscitato indignazione e portato al suo licenziamento da parte di Benetton. Toscani si è scusato pubblicamente, ma le sue parole hanno lasciato un segno indelebile. Tuttavia, il rapporto con Luciano Benetton, sebbene complesso, è sempre stato caratterizzato da un profondo rispetto reciproco.

Oliviero Toscani ha lasciato un'eredità che va oltre le sue fotografie. Ha cambiato i criteri basilari della comunicazione, introducendo idee singolari che hanno contribuito a fare la fortuna dei marchi per cui ha lavorato. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha reso omaggio a Toscani definendolo una "mente fervida" e un "comunicatore di eccezionale capacità". La sua capacità di affrontare temi controversi con coraggio e determinazione ha ispirato generazioni di fotografi e comunicatori. Toscani ha dimostrato che la fotografia può essere un potente strumento di cambiamento sociale, capace di sfidare le convenzioni e stimolare il dibattito pubblico.


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