Cerca

Gavello

Anna, per le donne e per gli ultimi

Serata di approfondimento sulla figura della Kuliscioff, pioniera nella lotta per i diritti

Anna, per le donne e per gli ultimi

Un simbolo di impegno civile e di emancipazione femminile. Così è stata ricordata Anna Kuliscioff, venerdì scorso a Gavello, in un’interessante serata di approfondimento intitolata, aèppunto: “Io Anna Kuliscioff, per le donne, per gli ultimi”. L’evento è stato promosso dal gruppo “Scelta Civica per Gavello”, in collaborazione con il Comitato promotore delle celebrazioni del centenario della morte e dalla Fondazione Anna Kuliscioff in occasione della Giornata internazionale della donna.

Ad introdurre l’appuntamento Wilma Moda, leader della Scelta Civica per Gavello, un dialogo avvincente tra Marina Cattaneo, vicepresidente della Fondazione Anna Kuliscioff di Milano, e Maria Ludovica Mutterle, direttrice della Casa- Museo Giacomo Matteotti di Fratta Polesine, dal quale è scaturito il racconto della vita della Kuliscioff. Nata nel 1855 e morta nel 1925, stata una delle figure più influenti del movimento socialista italiano e una pioniera nella lotta per i diritti delle donne. Nata in Crimea, si avvicinò presto agli ideali rivoluzionari, trasferendosi in Svizzera per studiare e laurearsi in medicina, un traguardo straordinario per una donna dell’epoca.

In Italia, affiancò ad Andrea Costa prima e poi al suo compagno Filippo Turati nella fondazione del Partito Socialista Italiano, diventando un punto di riferimento per il socialismo riformista. Il suo impegno si concentrò in particolare sulla questione femminile: fu tra le prime a denunciare le disuguaglianze economiche e sociali subite dalle donne, battendosi per il diritto al voto e per migliori condizioni di lavoro. Come medico, si dedicò ai più poveri, curando gratuitamente operai e indigenti, con una particolare attenzione alla salute femminile. La sua lotta per la giustizia sociale la rese una delle voci più autorevoli del suo tempo, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “la dottoressa dei poveri”.

Spazio è stato dedicato alle domande del pubblico a cui la professoressa Cattaneo ha risposto con entusiasmo e partecipazione. Al termine, sono stati donati, alle donne presenti, omaggi di mimosa.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400