Cerca

PAPOZZE

“Qui anche i Deep Purple e i Village People”

Tra i grandi sul palco del Caruso

“Qui anche i Deep Purple e i Village People”

A Papozze ha da poco chiuso i battenti un luogo che faceva rumore nel mondo della musica: il locale “Il Teatro”, gestito da Mario Lodo.

Per approfondire leggi anche:

Non solo un punto di ritrovo, ma una vera e propria fucina di concerti e serate indimenticabili che hanno lasciato un segno nella storia musicale del territorio.

“Papozze è diventata conosciuta anche fuori dal Polesine grazie a quello che facevamo lì - racconta Lodo con orgoglio - Da noi sono passati artisti importanti, gruppi storici ed artisti di caratura mondiale come Marky Ramone, Ian Paice e Don Airey de i Deep Purple e Glenn Hughes dei Village people e, addirittura, il fratello di Jimi Hendrix. Portare certi nomi in un paese come questo, è stata una soddisfazione immensa”.

Lodo ricorda con emozione la prima data europea degli Iron Fire, un gruppo cult che attirò appassionati da tutta Italia: "Non era una cosa da tutti. Io l'ho fatto per passione, non per guadagno. Anche se la serata non rendeva molto, la soddisfazione personale era enorme”. Il Teatro è stato anche casa per Le Orme, storica band italiana con cui Mario aveva un rapporto diretto: "Erano amici, venivano volentieri. Non era solo musica, era un clima di condivisione vera”.

Un aneddoto da collezione? "Ho comprato un Hammond direttamente dal tastierista dei Deep Purple, Jon Lord. Me lo fece recapitare a Papozze da Londra. Roba da non credere, ma è successo davvero”. Oggi il locale è chiuso, ma il ricordo rimane vivo. “Ci sono stati contatti per riaprire, ma nulla di concreto. E poi, una passione così è difficile da trovare. Io prendevo i gruppi perché piacevano a me, non per convenienza”. Mario Lodo resta un pioniere: ha fatto suonare Papozze sulle note del rock internazionale, e anche se il sipario del Teatro per ora è calato, la sua eco vibra ancora tra le golene del Po.

Tra i tanti riconoscimenti le parole di Filippo Phil Grandini frontman dei Timodà di ItaliA90 e Band By Riflesso, “Non so nemmeno quantificare i concerti che abbiamo fatto lì dentro. Mario, nel suo locale, è stato uno dei pochi ad avermi dato la possibilità di suonare le mie canzoni, in concerti che porterò nel cuore per sempre. Grazie a Mario e a tutto il tuo staff, per averci dato spazio e l’opportunità di portare energia e emozioni.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400