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La città ricorda il grande Toni

Bagatin, Jori e Marinelli”: “Un intellettuale e custode culturale della nostra terra”

Un’intera giornata di studi dedicata al grande Cibotto

Nel giorno in cui cento anni fa nasceva a Rovigo, la sua città natale ha dedicato un momento celebrativo a Gian Antonio Cibotto, il grande scrittore ed intellettuale polesano, promosso dalla fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, della quale Cibotto è stato consigliere generale, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi.

L’evento, nella sala Arazzi di Palazzo Roncale, è stata anche l’occasione per annunciare la mostra “Gian Antonio Cibotto. Il gusto del racconto”, che sarà al Roncale dal 5 dicembre 2025 al 29 giugno 2026, da una idea di Sergio Campagnolo. Proprio il curatore Francesco Jori, amico del compianto scrittore e lui stesso noto giornalista e scrittore, è stato al centro dell’incontro pubblico - insieme a Giancarlo Marinelli, direttore di Arteven, a lungo collaboratore e “figlio spirituale” di Cibotto - condotto dalla giornalista della Rai Maria Pia Zorzi.

Dopo un avvio leggermente in ritardo, per la notizia della fumata bianca del Vaticano in attesa di conoscere il nome del nuovo Papa, l’apertura è stata affidata ai saluti istituzionali con l’introduzione del presidente della Fondazione Cariparo - ente promotore dell’attesa mostra con il Comune e l’Accademia rodigini - Gilberto Muraro, il quale, dopo aver dato la lettura della lettera del presidente della Regione Veneto Zaia, ha sottolineato che “la mostra si inserisce nell'alveo di una nuova stagione per un progetto culturale a tutto tondo, come per quella attuale su Cristina Roccati, con diversi momenti di approfondimento sullo scrittore e intellettuale rodigino”.

Il sindaco di Rovigo Valeria Cittadin ha ribadito che si tratta di “un centenario importante, perché Cibotto è stato una figura illustre in grado con la sua sensibilità di descrivere eventi tragici come l’alluvione, ma di trasmettere anche, con la semplicità e profondità di chi sa toccare i cuori, il benessere di vivere il territorio polesano”, augurandosi che “il Roncale, grazie a queste iniziative, possa diventare un luogo per ricordare i rodigini che hanno fatto storia e cultura”.

Pier Luigi Bagatin, presidente dell'Accademia dei Concordi - destinataria del cospicuo lascito librario di Cibotto -, ne ha esaltato, a sua volta, l’alta statura di intellettuale e l'opera multiforme, custode del cuore culturale della nostra terra, della quale è rimasto sempre innamorato”. Francesco Jori lo ha definito “uno straordinario cantore con una passione furibonda per il suo Veneto e Rovigo, curioso e diretto, ma senza mai offendere”. Per Marinelli “la lezione di Toni è stata di aver sempre usato la sua letteratura per difendere, da scrittore, raccontando quelle geografie umane e poetiche, ma anche nei consigli di amministrazione battendosi per il restauro di beni artistici e per difendere le case editrici in difficoltà”; per lui, “un padre spirituale e un faro”.

Tanti poi gli aneddoti che hanno aiutato a conoscere meglio la straordinaria figura ed indole dell’indimenticato “Toni”.

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