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Il Vescovo ringrazia per Papa Leone

Pavanello: “Comprendiamo e condividiamo nella fede il senso del ministero del pontefice”

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“E’ bello trovarci qui, è gioia per tutta la chiesa” ha esordito Pierantonio Pavanello, vescovo della Diocesi di Adria Rovigo, ieri sera in un duomo gremito per la celebrazione di ringraziamento per l'elezione di Leone XIV. Tante le stole bianche dei presbiteri diocesani, altrettanti i fedeli presenti. 

Il vescovo ha ringraziato per l’elezione del nuovo pontefice e “per comprendere il senso profondo del ministero del Papa e quindi per accogliere nella fede il ministero di Leone XIV”. Pavanello ha scelto Il brano del Vangelo, tratto dal capitolo 10 del Vangelo di Giovanni, per “considerare l’immagine della porta dell’ovile, che è complementare a quella del buon pastore. Gesù applica a se stesso entrambe le immagini. E’ importante per comprendere il significato di queste due immagini tenere presente la sequenza: prima la porta, poi il pastore. L’immagine della porta definisce anche quella del pastore: nessuno nella Chiesa può dirsi pastore se non vive un legame profondo con Gesù. Questo brano del Vangelo di Giovanni ci offre quindi la chiave per comprendere anche il ministero del Papa: egli è il pastore della Chiesa universale non soltanto per una designazione umana, ma perché è legato a Cristo in forza del mandato dato a Pietro e trasmesso ai suoi successori come vescovi di Roma”.

Monsignor Pavanello ha aggiunto che “anche oggi il Papa, successore di Pietro, è chiamato a discernere l’ispirazione dello Spirito che conduce la Chiesa a dare nuove risposte alle sfide e ai problemi del nostro tempo. Questi cenni ci aiutano ad avere uno sguardo di fede sul Papa, uno sguardo quanto più necessario oggi, in un tempo in cui i media indugiano sulla dimensione umana del papa e della Chiesa, cosa legittima ma insufficiente. Occorre che anche noi, come ha scritto il cardinale Parolin in una bella lettera indirizzata ai suoi conterranei di Vicenza, ‘entrare in una logica diversa, la logica della fede’, andando oltre gli aspetti semplicemente umani per cogliere l’azione di Dio, che si manifesta anche attraverso le scelte e le decisioni degli uomini chiamati ad essere pastori della Chiesa. E’ questo il mistero della Chiesa, che siamo chiamati a fare nostro. Come scriveva negli anni ’50 del secolo scorso Charles Journet, non basta discutere sulla Chiesa, parlare di essa dall’esterno come se non ne facessimo parte: è necessario invece che viviamola Chiesa e il suo mistero”.

Al termine, con il canto del Magnificat, il ringraziamento al Signore per il dono del nuovo pontefice, e l'affidamento di quel ministero petrino che porta in spalla la diocesi di Roma, le diocesi del mondo, la cristianità universale.

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