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Il sound di Pino Daniele in chiave jazz

Domenica 8 giugno a Villa Badoer la rilettura musicale con tromba e piano delle melodie del cantante napoletano.

Il sound di Pino Daniele in chiave jazz

Julian Mazzariello e Fabrizio Bosso

Il jazz si fonde con le melodie di Pino Daniele. Domenica 8 giugno alle 21.30, nella suggestiva cornice di Villa Badoer a Fratta Polesine, Musikè, la rassegna di musica, teatro, danza della fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ospiterà la prima regionale di “Il cielo è pieno di stelle”, un tributo intenso e poetico alle melodie senza tempo di Pino Daniele, firmato dal trombettista Fabrizio Bosso e dal pianista Julian Oliver Mazzariello.

I due musicisti condividono da anni uno dei sodalizi più ispirati del jazz italiano, fondato su virtuosismo, complicità espressiva e continua apertura al dialogo tra i generi. Entrambi vantano collaborazioni con figure di primo piano del jazz internazionale, da Enrico Rava a Dee Dee Bridgewater, e felici incursioni nel mondo del pop, del teatro e della musica sinfonica.

Il cielo è pieno di stelle sarà l’occasione per il pubblico di lasciarsi guidare nell’intesa profonda tra Bosso e Mazzariello, dove l’improvvisazione si intreccia con la melodia e la memoria si fa suono. Un viaggio carico di emozione attraverso le melodie immortali del poeta della musica partenopea, interpretate con la voce lirica della tromba di Bosso e il tocco raffinato del pianoforte di Mazzariello. Non una semplice rilettura, ma una reinvenzione jazzistica che restituirà nuova intensità a brani iconici come Napul’è, Je so’ pazzo, Quanno chiove e Quando, colonna sonora di Pensavo fosse amore… invece era un calesse con Massimo Troisi.

Il progetto ha debuttato nel luglio 2022 al Museo Maxxi di Roma. Da allora ha girato in Italia e all’estero, fino alla registrazione dell’album Il cielo è pieno di stelle, inciso presso lo storico Splash Recording studio di Napoli. Il titolo, tratto da un verso del brano Mal di te, accompagna un repertorio che include anche le preziose Allora sì e Sicily (1993), quest’ultima registrata da Pino Daniele con Chick Corea, autore della musica su cui il cantautore scrisse il testo.

Il legame che unisce Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello alla musica di Pino Daniele si intreccia con i loro percorsi personali e artistici. Per Mazzariello, l’incontro con il mondo sonoro del cantautore avviene nel 1995, poco dopo il trasferimento in Italia dall’Inghilterra: “Ero appena arrivato a Cava de’ Tirreni con la mia famiglia e una sera ho sentito tutta la città cantare. Era il concerto di Pino Daniele allo stadio”. Bosso, invece, lo considera da sempre un riferimento imprescindibile: “La musica e la poetica di Pino Daniele hanno influenzato generazioni di musicisti, me compreso. Il suo mondo musicale è fatto di blues, rock, funky… ma anche di tantissimo jazz. Tutti abbiamo cantato Pino Daniele nella nostra vita”.

Il concerto a Villa Badoer sarà un omaggio sincero e appassionato, che restituirà nuova vita a brani che hanno segnato la storia della musica italiana.

La quattordicesima edizione di Musikè si concluderà mercoledì 10 settembre al Teatro Sociale di Rovigo con l’unica data in Veneto di “La Bigotta”, spettacolo scritto da Antonio Rezza con Ascanio Celestini voce recitante e l’Orchestra del Mare diretta da Danilo Rossi. Nato per unire musica, memoria e riscatto, il progetto dà nuova voce al legno delle barche dei migranti, trasformato dai detenuti del carcere di Opera in strumenti musicali: un simbolo potente di rinascita e speranza.


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