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CORBOLA

Il grande Modugno rivive “Nel blu”

Spettacolo per raccontare l’Italia del boom economico e l’uomo che insegnò al mondo a “volare”

Il grande Modugno rivive “Nel blu”

Una folata di ottimismo e musica rivoluzionaria arriva a Corbola con “Tra ville e giardini”, la rassegna culturale promossa dalla Provincia di Rovigo, con Regione del Veneto, Fondazione Cariparo ed Ente Rovigo Festival.

Domani, alle 21.30, in piazza Chiesa andrà in scena lo spettacolo teatrale “Nel blu, avere tra le braccia tanta felicità”, scritto e interpretato da Mario Perrotta, che dà voce e volto a Domenico Modugno, il grande Mister Volare.

Lo spettacolo, acclamato dalla critica nazionale, è un viaggio nella vita e nella musica di Modugno, partendo dall’intramontabile “Nel blu, dipinto di blu”, canzone divenuta inno universale. Ad arricchire l’evento, le musiche originali di Modugno con gli arrangiamenti e l’ensemble di Vanni Crociani, Massimo Marches, Giuseppe Franchellucci e Mario Perrotta, con la collaborazione alla regia di Paolo Roscioli. La produzione è a cura di Permàr Compagnia Mario Perrotta ed Emilia Romagna Teatro (Ert).

I biglietti sono disponibili a 10 euro, con riduzioni a 8 euro per under 18 e over 65, acquistabili in prevendita fino alle ore 13 del 15 luglio sul sito www.diyticket.it.

La biglietteria fisica aprirà il 16 luglio alle 20, con posti limitati anche per gli altri spettacoli della rassegna. Prima dello spettacolo, alle 20, sarà possibile partecipare gratuitamente a una visita guidata alla Chiesa di Santa Maria Maddalena, per immergersi nelle bellezze del territorio. “C’è stato un momento - racconta Mario Perrotta - in cui il nostro Paese, e gran parte di mondo, è apparso felice. Sono gli anni a cavallo del 1958, subito prima e subito dopo l’inizio del boom economico. La gente era carica di futuro negli occhi”. “E se c’è un uomo che incarna tutto questo nel suo corpo, - conclude Perrotta - se c’è uno che con la sua voce, con la spinta vitale che ha abitato ogni suo passo, rappresenta appieno quegli anni; quest’uomo è Domenico Modugno”.

Modugno con una sola canzone rese l’intero occidente felice di esistere. Eppure lui sapeva di lavorare sull’effimero, sull’impalpabile ma, nonostante tutto, si ostinava a crederci: “Io voglio cantare la felicità. Anche se non esiste, mi voglio illudere che esista, devo credere che esista”. E lo fa con ostinazione, con tormento interiore, ma fino in fondo. “Nel blu” è dunque, il racconto intimo di un uomo di una terra dimenticata da Dio, quella Puglia che sarebbe rimasta alla periferia della Repubblica ancora per decenni, il quale parte all’avventura per “fare l’attore” e si ritrova, dopo pochi anni, a insegnare a tutto il mondo a “volare”: apre la bocca, spalanca le braccia e trascina via con un urlo irrefrenabile ogni residuo fosco del dopoguerra.

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