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Taglio di Po

Un gemellaggio lungo 32 anni

Toccanti le parole della presidente del consiglio comunale che ha ricordato il sostegno durante la guerra

Un gemellaggio lungo 32 anni

Sono stati tre giorni intensi quelli vissuti a Taglio di Po con la visita della delegazione di Omišalj, la cittadina croata gemellata dal 1993. A dare il benvenuto agli ospiti sono stati il sindaco Layla Marangoni, il vicesindaco Matteo Sacchetti e il presidente dell’associazione “Amici di Taglio di Po Omisali”, Giuseppe Crepaldi, insieme a tanti cittadini che hanno voluto testimoniare l’importanza di questo legame ultratrentennale.

Nel suo intervento ufficiale, il vicesindaco Sacchetto ha sottolineato il valore simbolico della fascia tricolore indossata per l’occasione: “Questo è un momento istituzionale importante per la mia comunità perché ribadiamo un accordo che dura da 32 anni. Più della forma, però, contano le giornate passate insieme. Abbiamo superato le distanze e le barriere linguistiche dimostrando che l’amicizia è il cuore del gemellaggio. Mi sono sentito a casa quando sono stato due volte a Omišalj, e spero che anche voi vi siate sentiti a casa qui”.

Il vicesindaco ha ringraziato calorosamente chi ha reso possibile questo percorso, da Giuseppe “Beppe” Ofe, definito “il motore di tutto”, fino a Doriano Moschini e a tutti i volontari che hanno contribuito con impegno e passione.

Particolarmente toccante è stata la risposta della rappresentante croata, la presidente del consiglio comunale di Omišalj Dunja Mihelec che ha ricordato il sostegno ricevuto negli anni più difficili: “Voi siete stati al nostro fianco quando vivevamo momenti drammatici, durante la guerra. Non lo dimenticheremo mai, noi e i nostri figli. Vi siamo profondamente grati. Spero che nessuno in futuro distrugga quanto abbiamo costruito insieme, ma che, al contrario, si continui a rafforzare questa amicizia per un futuro migliore”.

Il legame tra Taglio di Po e Omišalj si conferma così saldo e vitale, alimentato da ricordi condivisi, gesti di solidarietà e dall’impegno di chi, con convinzione, crede che il gemellaggio non sia solo una firma su una targa, ma un cammino comune che unisce comunità e persone oltre i confini.

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