VOCE
il caso
17.09.2025 - 19:30
Inevitabilmente il post del sindaco Valeria Cittadin che ha messo in correlazione l’omicidio dell’attivista americano Charlie Kirk e la figura di Giacomo Matteotti per stigmatizzare la non condivisione unanime del minuto di silenzio per la morte del giovane statunitense, ha suscitato numerose reazioni.
Per approfondire leggi anche:
A cominciare da quella dell’Anpi, che rimarca: “Che un sindaco senta il bisogno di sottolineare la gravità di un omicidio politico è comprensibile. Che lo faccia infilandoci a forza Giacomo Matteotti e Bella Ciao, come fossero jolly buoni per qualunque polemica, è quanto meno goffo e, diciamolo, strumentale. Matteotti è un simbolo della lotta contro il fascismo, ucciso nel 1924 da squadristi per aver denunciato brogli e violenze: evocarlo per commentare un fatto di cronaca americano del 2025, che coinvolge un personaggio politico controverso come Charlie Kirk, non è un omaggio alla memoria storica, ma un uso improprio della storia stessa. Così come Bella Ciao, da decenni è patrimonio del movimento partigiano e della Resistenza, diventa qui un feticcio agitato per screditare avversari interni al consiglio comunale. Questo tipo di accostamenti non rafforza l’appello contro la violenza politica, principio che dovrebbe essere ovvio e condiviso, ma lo annacqua e lo riduce a slogan. Il risultato? Si ottiene l’effetto opposto. Che poi, accusare di ‘minimizzare’ chi magari ritiene inopportuno mitizzare un estremista, è un’altra forzatura: condannare l’omicidio di Kirk non implica condividere le sue idee o ignorare le sue stesse responsabilità nel clima di odio che alimentava. Pretendere unanimità senza distinguere contesti, figure e storie è esercizio di conformismo, non di civiltà democratica”.
Per Andrea Borgato, presidente del Gruppo Bachelet, “non ci sono parole per esprimere tutta l’amarezza e lo sdegno che proviamo per l’accostamento del sindaco Cittadin dell’assassinio dell’attivista Kirk all’efferato omicidio di Giacomo Matteotti. Egli fu martire della libertà, assassinato da un regime il cui capo se ne assunse la responsabilità politica e morale, certificando, quindi, la legittimità della violenza. Ciò che è accaduto negli Stati Uniti è ingiustificabile e meriterebbe una riflessione ben più profonda invece che la strumentalizzazione a cui stiamo assistendo per demonizzare gli avversari politici. Noi rispettiamo tutte le vittime della violenza e, per questo, in aula, nell’ultimo consiglio comunale, abbiamo aderito al minuto di silenzio e lo avremmo fatto anche per il giovane tunisino Amin, ucciso il 19 luglio scorso in piazza Matteotti, se la maggioranza ce lo avesse consentito. Chi, dunque, distingue fra vittime e vittime? Signora sindaco il suo dovere è di rappresentarci tutti, così come aveva promesso ma, ci pare, non lo stia facendo. Il suo dovere istituzionale è di abbassare i toni non di inasprirli, di dare voce anche al dissenso non di demonizzarlo".
Anche Cristiano Maria Pavarin, segretario della Uil Fpl nota: “Mentre un’inflazione galoppante erode il potere d’acquisto dei salari, mentre si iniziano a sentire anche gli effetti socioeconomici della denatalità, mentre la nostra sanità pubblica sembra scricchiolare e mentre l’industria è entrata in una fase di crisi durissima anche a causa della svolta protezionistica decisa da Trump, proprio quello stesso Trump, che fomenta l’odio verso i diversi e che copre le spalle a Netanyahu nel genocidio di Gaza, è preso a modello da qualcuno che non trova di meglio che spostare il dibattito interno sull’omicidio di Charlie Kirk avvenuto negli Stati Uniti, per mano di un ragazzo della sua stessa parte politica e con il suo stesso amore per la libera vendita delle armi".
"In un simile contesto, arrivano ancor più stonate le dichiarazioni del sindaco di Rovigo che, da figura istituzionale, dovrebbe mostrare rispetto della città che rappresenta e non utilizzare, per puro spirito polemico, una figura che ha una sua sacralità nella lotta al fascismo, come quella di Giacomo Matteotti. La provocazione, dunque, è chiara, così come è pura volontà di aizzare il tirare in ballo, completamente a sproposito, ancora una volta, e se non se ne rende conto dovrebbe quanto meno documentarsi, un canto simbolo come Bella ciao. Questa derisione, che non trova origine in niente se non nella voglia di buttarla in caciara e provocare reazioni, è proprio ciò che rischia di innescare reazioni violente. La violenza va sempre condannata. Ma bisogna anche evitare di buttare benzina sul fuoco”.
Il circolo Arci La Boje esprime “il proprio sdegno per il post pubblicato dalla signora Valeria Cittadin, sindaco di Rovigo, nel quale paragona l’illustre figura del martire per la libertà Giacomo Matteotti con Charlie Kirk, spregiudicato predicatore del più bieco razzismo conservatore statunitense”. E auspica che “possa ravvedersi, rammentando che la stessa era già assurta agli onori della cronaca nazionale quando, segretaria provinciale della Cisl, pubblicò un post con il motto ‘molti nemici, molto onore’ di Benito Mussolini, mandante del vile assassinio di Matteotti”.
Da parte sua, il Movimento 5 Stelle Rovigo invita il sindaco “a riflettere profondamente sulle sue parole e a scusarsi con la città di Rovigo, la cui storia è stata macchiata da un paragone così disonorevole. Paragonare Charlie Kirk noto per le sue posizioni omofobe, razziste e misogene è offensivo verso la memoria di Matteotti, martire per la libertà. Ci chiediamo se tutta questa veemenza per un omicidio commesso oltre oceano possa anche scaturire in una solidarietà verso il popolo palestinese trucidato dalle bombe israeliane”.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE