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Piva e il magico Delta in mostra

Fotografia protagonista

Piva e il magico Delta in mostra

Alessandro Piva, di Adria, sta portando avanti, già da due anni, un enorme progetto che ha lo scopo di valorizzare e far conoscere il Delta Antico. Con il patrocinio di ben 52 comuni, compreso quello del Comune di Adria che proprio la scorsa settimana, in Sala Cordella, dall’1 al 7 settembre, ha dato modo di dare visibilità alla mostra “Magico Delta orizzonte Polesine”, la missione del fotografo e animatore turistico si sta realizzando passo dopo passo, per quanto non sia un lavoro nato ieri: è infatti l’esito di una vita spesa per far conoscere, attraverso pubblicazioni e scatti fotografici, le meraviglie del Delta del Po, in tutte le ore, da quelle mattutine, sino alla bellezza dei tramonti che colorano l’orizzonte, tra campi e acqua. Il percorso espositivo è iniziato in occasione dell’Ottobre rodigino nel 2023, in sala Celio, e sta proseguendo comune per comune, con la collaborazione, talvolta, anche delle scuole.

“Con questa terza pubblicazione associata alla mostra fotografica – ha detto Piva – ho cercato di fare un lavoro sul Delta del Po moderno, concentrandomi sui nove comuni che rappresentano un territorio enorme, che forma una sua identità. C’è ancora molta confusione a riguardo, tra Delta antico e moderno, anche nei programmi divulgativi talvolta si fanno errori e, quando li sento, capisco quanto sia importante parlarne”.

Piva, infatti, ha esposto a Roma, ma anche a Sanremo, Verbania e in molti altri posti. E già è pronto per un nuovo progetto: “A fine ottobre, sono stato invitato a presenziare alla fiera di Ferrara. Questo, per me, è un importante traguardo al fine di divulgare sempre più e meglio in territorio che comunque condividono una storia. Un altro messaggio importante che voglio lasciare riguarda l’ambiente, l’aspetto e l’amore che per esso si devono avere data la fragilità del contesto naturale. Io considero la mia mostra, no profit, il patrimonio culturale del Polesine ed è a disposizione di tutti, in maniera libera perché bisogna diventare sempre più consapevoli di questo territorio. Non mi stancherò mai di procedere in questa divulgazione, che continuerà anche negli anni a venire”.

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