VOCE
CULTURA
20.09.2025 - 16:00
Ieri, a palazzo Ferro Fini a Venezia, la consigliera regionale Laura Cestari ha presentato il progetto cinematografico di inclusione sociale realizzato dall’associazione “Polesine terra emersa” di Adria in collaborazione con il Centro di documentazione polesano di Badia Polesine.
La Cestari ha sottolineato che “il Polesine è una terra ricca di cultura e creatività, e queste esperienze dimostrano quanto i nostri giovani abbiano talento e voglia di mettersi in gioco. La diffusione delle arti visive, non è solo un fatto artistico, ma diventa uno strumento concreto di inclusione, crescita personale e sviluppo per l’intera comunità”. “L’associazione - ha aggiunto la consigliere regionale polesano - è una realtà senza scopo di lucro, attiva ad Adria, che si impegna da anni per promuovere la crescita culturale e sociale del territorio attraverso progetti che uniscono formazione, creatività e attenzione al tessuto locale.”
“Sostenere realtà come ‘Polesine terra emersa’ - ha concluso la Cestari - significa dare valore a chi, con passione e professionalità, lavora ogni giorno per far crescere il nostro territorio. E’ un orgoglio vedere che da Rovigo e dal Polesine partano progetti capaci di dialogare con il mondo della cultura nazionale e internazionale. Come consigliere regionale mi impegnerò a garantire attenzione e sostegno a queste iniziative, perché investire in cultura e nei giovani significa costruire il futuro del Veneto”.
Presenti anche il presidente e direttore artistico Silvia Nonnato, i collaboratori Tiziano Bedetti e Nadia Franzoso, insieme a un gruppo di studenti che partecipano direttamente alle attività: Zainab El Farissi, Alice Ferrari, Gemma Fabbri, Sofia Fontana, Rim Daher Galati, Anastasia Frankevich, Giulia Piva, Christian Mancin, Denys Zerebillo, Yaroslava Odnorozhenko, Tobia Zulian.
Durante l’incontro, è stato proiettato il video del progetto “Il cinema dell’inclusione”, arricchito dai saluti di personalità del mondo accademico e artistico. La Nonnato ha illustrato “il progetto cinematografico, frutto della collaborazione di tante persone e istituzioni, in primis l’amministrazione comunale di Adria, in collaborazione con il Centro di documentazione polesano di Badia, che mira a promuovere l’inclusione sociale attraverso il linguaggio del cinema. Adolescenti italiani e giovani con background migratorio, di seconda e terza generazione, hanno lavorato assieme con laboratori teorici e pratici, in un contesto ricco di storia. Il cuore del progetto sarà la realizzazione di un cortometraggio che verrà proiettato nelle scuole del Polesine. Si è veramente creata una forte rete di collaborazione tra enti e associazioni del territorio. La progettualità non è una semplice attività formativa, ma è un vero e proprio laboratorio di cittadinanza attiva, che vuole favorire l’inclusione e contrastare la dispersione scolastica. I giovani devono capire che la creatività può essere una opportunità lavorativa”.
Ferdinando De Laurentis, professore di regia e grammatica del cinema, ha portato il proprio saluto tramite un video. “Un progetto, il cinema per l’inclusione di Adria, al quale Silvia Nonnato si è dedicata con passione e professionalità - ha detto - il cinema ha raccontato il Polesine con occhi venuti da fuori, grazie a personaggi non polesani. Il cinema italiano è nato in Polesine e cerchiamo di portare avanti con amore e impegno questo racconto”.
Stefano Muroni, attore, imprenditore della creatività, fondatore di Blow up Academy di Ferrara ha detto: “Bisogna creare delle strutture nel Polesine e nel Basso Ferrarese per attrarre i nostri giovani e formare i talenti affinché possano sbocciare compiutamente”. I giovani Alice Ferrari e Christian Mancin hanno portato la loro esperienza di partecipazione al corso “che ci ha spiegato come funziona il cinema e che ci ha fatto innamorare di questo mondo. E’ stata un’esperienza arricchente, per il cuore e per la mente. E abbiamo avuto l’occasione di lavorare nel nostro territorio”.
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