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La memoria del paese in un Qr-code

Il progetto verrà realizzato da ottobre a dicembre e porterà alla creazione di un “libro comunitario”

La memoria del paese in un Qr-code

Il Comune di Gaiba si è aggiudicato il bando promosso dalla Regione Veneto dedicato alle biblioteche in Comuni sotto i 5mila abitanti con il progetto “Radici di carta. Voci e storie di Gaiba per le nuove generazioni”, iniziativa che nasce dalla volontà dell’amministrazione comunale di dare valore alla propria memoria collettiva trasformandola in uno strumento educativo e culturale.

Il progetto, che sarà realizzato anche grazie al supporto delle volontarie del servizio civile universale, si propone di porre la biblioteca al centro delle attività civiche e culturali del paese, trasformandola in un laboratorio vivo di incontro e narrazione tra le diverse generazioni. Al centro di “Radici di carta” c’è un’intuizione semplice e al temo stesso concreta, raccogliere le testimonianze orali e scritte degli abitanti del paese tra ricordi, tradizioni, racconti di vita quotidiana, esperienze scolastiche, storie legate alla terra, alla famiglia, al lavoro, fino agli aneddoti, leggende e curiosità, affidando il compito di ascoltarle, registrarle e rielaborarle, ai bambini e ai ragazzi di Gaiba, di età compresa tra i 6 e i 18 anni.

Asia Trambaioli, vicesindaco di Gaiba con delega alle politiche giovanili e ideatrice del progetto, ha commentato così il prestigioso obiettivo raggiunto: “Siamo profondamente soddisfatti di questo risultato perché premia un’idea che nasce dal basso, dal desiderio autentico di costruire legami tra le generazioni, tra chi ha vissuto e chi sta crescendo. Con ‘Radici di carta’ vogliamo ridare valore alle storie che abitano il nostro territorio, spesso custodite in silenzio nelle case e nei ricordi di chi le ha vissute. Crediamo che ascoltare queste voci sia un gesto di responsabilità collettiva, ma anche una straordinaria occasione educativa per i nostri giovani. La memoria non può restare chiusa nei ricordi, deve camminare, parlare, ispirare, insegnare alle nuove generazioni. Ed è proprio questo che vogliamo fare. Sapere che bambini e ragazzi possono farsi custodi delle storie degli anziani, raccoglierle con rispetto e trasformarle in racconti, illustrazioni o materiali digitali, significa coltivare un senso di appartenenza autentico, radicato nella conoscenza e nell’ascolto. Gaiba è una comunità piccola, ma viva”.

I giovani partecipanti, divisi per fasce d’età, saranno accompagnati in un percorso di formazione narrativa coordinato dall’amministrazione comunale, dalle volontarie del servizio civile e da un esperto in progettazione. Impareranno a fare interviste, a rielaborare i racconti in forma scritta, illustrata o con strumenti audio, sviluppando così competenze nella lettura, nella scrittura e nella comunicazione creativa. Saranno loro, con le loro parole e i loro occhi, a dare nuova forma alla memoria di Gaiba.

Il progetto si realizzerà da ottobre a dicembre e porterà alla creazione di un “libro comunitario”, così è definito, in formato digitale, accessibile a tutti tramite Qr Code in biblioteca.

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