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Alla scoperta delle perle del territorio

Le “Giornate del Fai” scaldano i motori

Alla scoperta delle perle del territorio

La 14esima edizione delle “Giornate Fai d’autunno” farà tappa anche in Polesine con l'apertura straordinaria di quattro luoghi tra Badia e Castelmassa. Grazie all’impegno della delegazione di Rovigo, ed in collaborazione con il gruppo Fai giovani di Rovigo, sabato 11 e domenica 12 ottobre sarà possibile scoprire quattro gioielli del territorio: l'abbazia della Vangadizza e il teatro sociale di Badia, e la chiesa arcipretale di Santo Stefano e il palazzo Bentivoglio di Castelmassa.

Per la delegazione di Rovigo, inoltre, il progetto con gli “Apprendisti ciceroni” è ormai consolidato, e in queste giornate il Fai potrà contare sul supporto dei ragazzi della 4AL dell'istituto Primo Levi, guidati dalla professoressa Serena Mazzetto e dai volontari che li hanno seguiti in questi mesi. A loro è affidato il compito di narrare i luoghi aperti a Badia Polesine.

L'abbazia della Vangadizza, antichissimo complesso monastico fondato nel 953 da Almerigo d’Este, è circondata da un’ampia area verde, oggi oasi di quiete per i visitatori, e custodisce un patrimonio di storia e spiritualità unico nel Polesine. Nei secoli ha visto ampliamenti, trasformazioni e, dopo le soppressioni napoleoniche, un lungo declino fino alla rinascita avvenuta nel 1985 grazie all’intervento del Comune. Ribattezzato la “piccola Fenice”, il teatro “Balzan” è invece un gioiello incastonato nel centro storico, a pochi passi dalla chiesa arcipretale. Nato nel 1812 su progetto dell’architetto rodigino Santo Baseggio e arricchito nel 1855 da fregi dorati e affreschi, fu definito la “scatola d’oro” per lo splendore dei suoi interni, in netto contrasto con la sobria facciata esterna.

A Castelmassa, la chiesa arcipretale di Santo Stefano Protomartire domina con la sua maestosità barocca la centrale piazza Libertà, a pochi passi dal Po. Le sue origini risalgono al Medioevo, ma l’attuale struttura è frutto di ricostruzioni e ampliamenti culminati agli inizi del Novecento con l’impronta dell’architetto Brenno Del Giudice, che le donò la facciata monumentale con loggiato dorico e guglie piramidali. Infine, costruito tra il 1609 e il 1638 dalla potente famiglia bolognese dei Bentivoglio, l'omonimo palazzo è legato alle grandi opere di bonifica di Cornelio e del figlio Enzo, che trasformarono terre paludose in campi fertili. Dopo alterne vicende, restauri e passaggi di proprietà, l’edificio conserva ancora oggi lo splendore ottocentesco, con tratti liberty ed eclettici, distribuiti tra il corpo principale a tre piani e gli edifici interni al cortile.

I luoghi saranno aperti dalle 9.30 alle 12.30 (ultimo ingresso alle 12) e al pomeriggio dalle 14 alle 18.30 (con ultimo giro in partenza alle 18). La chiesa di Santo Stefano il sabato seguirà gli orari degli altri luoghi, mentre domenica le visite cominceranno alle 10.30 per consentire lo svolgimento delle messe. In tutti i luoghi sarà possibile iscriversi al Fai con uno sconto di 10 euro, anche tramite pagamento elettronico.

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